Pidocchi al liceo classico Marchesi a Padova: «Insolito che accada alle superiori»
L’emergenza è stata comunicata dal preside della scuola Giuseppe Sozzo: «Occorre controllare accuratamente il cuoio capelluto dei propri figli»

Pidocchi al liceo classico Marchesi a Padova. Sabato è stato lo stesso dirigente reggente Giuseppe Sozzo, che è preside titolare allo Scalcerle, a comunicare la notizia a studenti, genitori, docenti e personale Ata con una missiva definita urgente, pubblicata anche sul registro Classe Viva Famiglia.
«Con la presente s’informa che sono stati segnalati alcuni casi di pediculosi all’interno dell’istituto», scrive il preside. «La pediculosi è un fenomeno comune negli ambienti scolastici e non è in alcun modo correlata all’igiene personale o alla pulizia degli ambienti della scuola. Tuttavia per prevenirne la diffusione, è necessaria la massima collaborazione da parte della famiglia. Quindi occorre controllare accuratamente il cuoio capelluto dei propri figli, prestando particolare attenzione alla zona dietro la nuca e dietro le orecchie, per verificare l’eventuale presenza di parassiti o uova (lendini). In caso di riscontro positivo avviare tempestivamente il trattamento specifico con shampoo, lozioni o gel, reperibile in farmacia».
Nel resto della comunicazione il preside, in base alle normative vigenti, dice che la presenza scolastica può riprendere regolarmente già il giorno successivo al primo trattamento antiparassitario avvenuto previo controllo accurato.
Per ulteriori informazioni consultare le linee guida in caso di pediculosi consigliate dal Ministero della Salute anche su internet. Naturalmente il dirigente non specifica la classe o le classi dove ci sono i pidocchi per non creare inutili e dannosi allarmismi, ma al momento si è limitato a invitare gli studenti a mettere in pratica il trattamento farmaceutico previsto dalle normative specifiche.
È la prima volta che i pidocchi entrano in un scuola media superiore e quindi tra studenti e genitori c’è molta preoccupazione.
«Anche per me la pediculosi in un istituto superiore è una novità», osserva l’assessora comunale alle politiche scolastiche Cristina Piva. «Di solito i pidocchi sulle teste degli allievi si manifestano nelle scuole dell’infanzia (3-5 anni) o nelle primarie. Non bisogna creare pericolosi allarmismi. I pidocchi li possono prendere anche gli adulti quando, ad esempio, si trovano in bus, tram e treni molto affollati. Ho fatto la maestra per tanti anni in una scuola primaria. Una volta li ho presi anch’io. Non ho drammatizzato e li ho tolti dalla testa seguendo la procedura del caso. Negli ultimi anni la terapia da seguire ha fatto passi da gigante. Basta seguire la procedura richiesta. Ricordo che per evitare i pidocchi sia in famiglia che a scuola l’igiene è fondamentale. I capelli devono essere lavati e curati con una grande e continua attenzione».
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