Pioggia di missili e bombe sulla LibiaGheddafi usa scudi umani e minaccia ritorsioni

Secondo giorno di bombardamenti in Libia da parte della coalizione di paesi anti-Gheddafi. Il Rais prosegue con le minacce e le sue truppe conquistano Misurata. Ecco le principali notizie
ROMA. Secondo giorno di "Odyssey Dawn", l'azione militare contro Gheddafi decisa dal vertice di Parigi e promossa da Francia, Gran Bretagna, Usa, Spagna, Italia, Canada e Danimarca. Oltre cento missili cruise lanciati in poche ore contro obiettivi militari del regime. Ecco i principali fatti della giornata sull'operazione militare.


LA DIRETTA


Venti bersagli colpiti dai missili.
Gli attacchi missilistici americani contro la Libia hanno centrato almeno venti dei loro bersagli su un totale di 22 presi di mira: lo ha annunciato Africom, il Comando Militare Usa per l'Africa, che ha sede a Berlino. "Sembra che, per quanto concerne i bombardamenti, le cose siano andate bene", ha commentato un portavoce di Africom, capitano di corvetta James Stockman. "Abbiamo colpito strutture integrate della contrarea e postazioni per missili terra-aria vicino a Tripoli, Misurata e Sirte".


Le forze di Gheddafi entrano a Misurata.
Le forze fedeli a Gheddafi sono entrate nella città insorta di Misurata, 200 km a est di Tripoli, dove sono in corso combattimenti, e hanno bloccato il porto cittadino con le loro imbarcazioni, fermando gli approvvigionamenti.


Le minacce del Rais
. "L'Italia ci ha tradito, come lo hanno fatto Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti". Lo ha detto il leader libico Muammar Gheddafi, in un discorso trasmesso oggi dalla tv di Stato libica. "Combatteremo sulla nostra terra, palmo a palmo. L'attacco subito dal nostro paese non ha giustificazioni - ha sottolineato Gheddafi - Non faremo passi indietro e non moriremo. Non lasceremo che l'occidente si appropri del petrolio libico". Il leader libico si è rivolto ai Paesi occidentali: "Cadrete come sono caduti Hitler e Mussolini. Questa è l'epoca dei popoli e non delle guerre organizzate. Tutti i libici si stanno armando e questa terra diventerà un inferno, vi combatteremo se continuerete ad attaccarci".


Gheddafi distribuisce armi al popolo
. Il governo libico ha cominciato a distribuire armi a più di un milione di persone e terminerà l'operazione entro poche ore, riferisce l'agenzia libica Jana citando fonti della Difesa di Tripoli.


Congelati i beni di Gheddafi.
L'Italia, in attuazione della risoluzione 1973 approvata il 17 marzo dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ha congelato beni di Gheddafi o di entità libiche per 6-7 miliardi di euro. Lo ha reso noto il rappresentante permanente italiano presso le Nazioni Unite, ambasciatore Cesare Maria Ragaglini.


La Russia critica i raid.
La Russia ha chiesto a Francia, Gran Bretagna e Usa di "sospendere l'uso non selettivo della forza" contro la Libia. In un comunicato il ministero degli Esteri di Mosca ha espresso "rammarico" per un intervento giudicato "troppo frettoloso". I media locali hanno inoltre citato "fonti" del Cremlino secondo le quali l'ambasciatore di Mosca a Tripoli è stato sollevato dall'incarico, per ragioni ancora non chiare.


Anche la Lega Araba perplessa
. La Lega Araba ha criticato i raid aerei della coalizione internazionale sulla Libia, che sono andati oltre il loro obiettivo, che era di imporre una non fly zone; un obiettivo ''diverso da quanto sta succedendo in Libia''. Lo ha detto il segretario generale della Lega, Amr Mussa. ''Quello che vogliamo è proteggere i civili, non bombardarne altri'' ha detto.


Chiude l'aeroporto civile di Trapani.
A partire dalla mezzanotte di lunedì 21 marzo, l'aeroporto di Trapani, scalo militare aperto all'uso civile, verrà chiuso al traffico di aviazione civile.


Il Papa segue con apprensione.
Appello del Papa per la Libia. Il Pontefice subito dopo l'Angelus, ha detto di provare ''grande apprensione'' per la situazione nel Paese, ha assicurato la sua vicinanza e la sua preghiera alla popolazione e ha rivolto un ''pressante appello a quanti hanno responsabilità politiche e militari, perché abbiano a cuore, anzitutto, l'incolumità e la sicurezza dei cittadini e garantiscano l'accesso ai soccorsi umanitari''.

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