Piscina comunale il Tar annulla la gara

di Elena Livieri
PIOVE DI SACCO
Il bando per l'assegnazione della gestione degli impianti sportivi comunali di via Botta dovrà essere rifatto: nei giorni scorsi il Tar ha invalidato l'esito della gara che lo scorso settembre aveva decretato la vittoria della società Acquaviva 2001: la seconda classificata, Sport Management non aveva però accettato il verdetto, contestando alcuni aspetti formali del bando. Perplessità che sono state tradotte in un ricorso al Tribunale amministrativo che, prima di Natale, si è espresso accogliendo il ricorso.
Una doccia fredda per il sindaco Sandro Marcolin, l'assessore allo sport Enrico Zennaro e tutta la Giunta comunale: l'operazione conclusasi tre mesi fa, infatti, era stata rivendicata come uno dei passaggi più importanti dell'amministrazione, trattandosi di un appalto attorno a cui ruotano investimenti molto consistenti e prospettive di incassi da parte del Comune. Acquaviva, società che fa capo ai precedenti gestori, avrebbe dovuto realizzare negli impianti delle piscine, entro due anni, interventi di ristrutturazione, ampliamento e migliorie per circa 270 mila euro. Il contratto di gestione prevedeva anche il pagamento di un canone annuo in favore delle casse di palazzo Jappelli di 20 mila euro. «La ditta ha presentato ricorso puntando su un aspetto formale del bando – illustra un Marcolin alquanto rabbuiato - in merito al criterio di assegnazione dei punteggi. In particolare per il fatto che il bando non prevedeva di specificare o motivare i punti assegnati. Non significa che siano stati assegnati erroneamente, la contestazione è sul piano formale». Per il Comune si aprono due possibilità: «La prima è opporsi alla pronuncia del Tar facendo ricorso al Consiglio di Stato – sottolinea il sindaco – la seconda è accettare il verdetto e rifare il bando con le opportune modifiche».
Marcolin riflette: «Opporsi al Tar comporterebbe una spesa per le casse comunali che non ritengo opportuna. Come sindaco sono chiamato a rispondere di quanto accade, anche se la responsabilità è del dirigente nei confronti del quale, tuttavia, nulla posso fare». Esattamente come quando, lo stesso dirigente, ha comunicato con mesi di ritardo alle famiglie gli aumenti della mensa scolastica, scatenando la protesta di mamme e papà che si sono rifiutati di saldare la differenza. Per quanto riguarda la piscina, in attesa del nuovo bando, verrà prorogata la gestione di Acquaviva.
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