Pitone reale abbandonato trova casa al Butterfly Arc di Montegrotto
A trovare il pitone sono state della guardie zoofile: il serpente è stato recuperato a Ponte San Nicolò

PONTE SAN NICOLO’. Il Nucleo carabinieri Cites di Venezia e la stazione dei carabinieri della Forestale di Padova, dopo una serie di attività investigative, hanno proceduto al sequestro di un esemplare vivo di pitone reale, specie tutelata dalla convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche (Cites appunto).
L’animale era stato abbandonato, da parte di ignoti, presumibilmente per assenza della documentazione necessaria quando si detiene un animale di questo genere.
A trovare il pitone sono state della guardie zoofile: il serpente è stato recuperato a Ponte San Nicolò. Il pitone in questione, il cui nome scientifico è Python regius, viene anche chiamato “pitone palla” per la forma che assume, se intimorito o disturbato, e può raggiungere la lunghezza di 1,50 metri. Quello ritrovato nel Padovano è molto giovane, vista la lunghezza raggiunta.

Il pitone Betty, così affettuosamente soprannominata dai militari dell’Arma, sottoposto ai dovuti controlli veterinari da parte del dottor Ferdinando Zanin, gode di buona salute e l’autorità giudiziaria ne ha disposto l’affidamento al Parco autorizzato “Butterfly ARC” (Casa delle Farfalle) di Montegrotto Terme.
Ad oggi sono in corso le indagini di polizia giudiziaria per rintracciare il responsabile dei fatti che rischia la pena dell'arresto fino ad un anno o l'ammenda da 1.000 a 10.000 euro, per l’abbandono del rettile, nonché, per violazione della normativa Cites, l'arresto da sei mesi ad un anno o l'ammenda da euro ventimila a euro duecentomila.
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