Più di 2 milioni da investire in cinema

Sernagiotto ha seguito il progetto: «La vera sfida è la distribuzione»
SPARVOLI TREVISO FILM LEONI DI P. PAROLIN AL CINEMA CORSO
SPARVOLI TREVISO FILM LEONI DI P. PAROLIN AL CINEMA CORSO

TREVISO. Remo Sernagiotto ora è europarlamentare. Ma fino all’anno scorso reggeva l’assessorato regionale alle Politiche Sociali e Giovanili da cui è uscito il bando di concorso del 2012 che, assegnando 700 mila euro, ha finanziato l’opera prima di Pietro Parolin. Oggi in Regione ci sono altri 2 milioni e 700 mila che attendono di dare lavoro a giovani registi e a professionalità venete del cinema. «Quando da Roma ci assegnarono quei fondi, qualcuno mi propose di finanziare trenta corti di altrettanti autori. Io invece dissi “proviamo a fare un film vero”», ha detto ieri Sernagiotto all’anteprima, «“Leoni” inizialmente si chiamava “Duri e Puri”. Lo abbiamo selezionato insieme a Lino Zani, Giovanna Cordova e Carlo Brancaleoni di Rai Cinema. Ora è stato aperto un altro bando dalla Regione, hanno partecipato un’ottantina di sceneggiature e ha vinto un altro vicentino. Da settembre cominceremo a lavorare sul Veneto distretto del cinema e della musica. Ma la grande sfida è sulla distribuzione». Da Elisabetta Bruscolini, produttore esecutivo di Csc Production vanno tutti i dovuti ringraziamenti: alla Regione, a Treviso Film Commission («la città ci ha accolto molto bene e con grande pazienza»), alle aziende sostenitrici e agli sponsor tecnici. E alla fine l’entusiasmo è tale che Sernagiotto paragona Elisa e Gualtiero di “Leoni” ai personaggi di Sordi e Gassman nella “Grande Guerra”. Marcorè ringrazia ma si “smarca” dal paragone con il capolavoro di Monicelli: troppo alto anche per un “dissacratore” del suo livello.

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