Più superficie coltivata a barbabietola per lo zuccherificio

PONTELONGO. Un’inversione di tendenza che permetta di aumentare la coltivazione di barbabietola e valorizzare lo zuccherificio, uno dei due stabilimenti di Coprob da cui esce l’autentico zucchero “made in Italy”.
È il piano a cui stanno lavorando i produttori di Coldiretti Padova con l’obiettivo di invertire la serie negativa che negli ultimi anni ha portato a una sensibile riduzione della superficie coltivata a barbabietole, a causa della politica europea dei prezzi e alle manovre dei grandi gruppi esteri a danno del mercato italiano.
«Partiamo dalla buona notizia dell’avvio della campagna bieticola 2019 sia a Pontelongo che a Minerbio» spiega Ettore Menozzi Piacentini, consigliere di Coldiretti Padova e di Coprob «per lavorare a un sensibile incremento della superficie coltivata nella nostra provincia. L’obiettivo è di favorire una crescita di circa il 30-40%, portando la superficie coltivata nel 2020 a circa 13 mila ettari nel Padovano. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi di questi anni in difesa del vero zucchero italiano, sostenuto anche da una forte mobilitazione popolare. Con Coprob abbiamo messo a punto una efficace strategia per dare maggiore competitività alla nostra filiera certificata».
Per i produttori c’è anche l’opportunità di integrare il reddito con gli incentivi del contributo di base e del contributo accoppiato. «È una coltivazione» aggiunge Piacentini «che ha le caratteristiche agronomiche ideali per tornare in auge nella nostra campagna e arricchire i nostri terreni. Non va sottovalutata poi la resistenza ai cambiamenti climatici e anche agli attacchi di insetti alieni, come la cimice asiatica che sta minacciando numerose coltivazioni».
Sadam del Gruppo Maccaferri ha sospeso in questi giorni la campagna bieticola nello stabilimento di San Quirico (Parma), che coinvolge Lombardia ed Emilia, per la scarsità di semine. «In Veneto invece l’intenzione è quella di andare nella direzione opposta» conclude il consigliere «restituendo valore e reddito alla filiera. In queste settimane stiamo incontrando gli imprenditori agricoli proprio per invitarli a cogliere questa opportunità di arricchire la varietà colturale della nostra campagna e di contribuire concretamente a salvare lo zucchero al cento per cento italiano e di qualità, investendo anche sul biologico».
Alessandro Cesarato
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