Pizzinato, le idee dipinte

di Fausto Politino
PORDENONE
Il 2013 a Pordenone si apre all’insegna di Armando Pizzinato. L’ amministrazione comunale, e l’Archivio Armando Pizzinato di Venezia, gli dedicano due mostre. Da un lato, a cura di Giancarlo Pauletto, a partire dal 16 febbraio, sarà esposto il corpus di grafica, insieme a cinquanta opere di artisti operanti nel pordenonese fra il 1925 e il 1940. Dall’altro Casimiro De Crescenzo nella Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, cura la retrospettiva Armando Pizzinato Nel segno dell’uomo. Da oggi al 9 giugno 2013. Comprende 125 opere in grado di stimolare l’approfondimento di uno degli artisti che ha caratterizzato la pittura del secondo Novecento italiano. Uno degli scopi fondamentali della retrospettiva, utilizzando testimonianze e documenti non ancora noti, è far conoscere sia al pubblico in generale sia agli esperti la ricchezza del percorso artistico di Pizzinato. La prima sezione della rassegna indagherà gli anni giovanili del pittore, il periodo della Resistenza, la produzione del dopoguerra e quella più rilevante legata al Fronte Nuovo delle Arti. Caratterizzato da forme geometriche, in questa fase Pizzinato manifesta affinità con il Futurismo. Majakowskij più che Boccioni. Non ha mai sentito attrazione per l’astrattismo. Per la pittura puramente segnica. I suoi quadri hanno un retroterra riconoscibile dove emergono figure supporti e materiali che rimandano all’attività dell’uomo che sperimenta la fatica del lavoro. La seconda sezione avrà il suo focus nell’adesione di Pizzinato al Realismo Italiano. La decisione nasce dal forte contrasto tra astrattisti e realisti dopo l’articolo rabbioso contro l'astrattismo, che si fa risalire a Togliatti, pubblicato da “Rinascita” nell'autunno del 1948. Nel 1950 il Fronte muore. Pizzinato presenta “Un fantasma percorre l'Europa” nella sala dedicata al Realismo alla XXV Biennale. La terza sezione inizierà con la morte della moglie Zaira, nel dicembre del 1962. La crisi artistica che ne consegue segna la fine dell'esperienza realista. Il dialogo che instaura con Bepi Mazzariol, amico e storico dell'arte, determina nel marzo del 1963 la svolta neonaturalista. Iniziata con la serie “Dal giardino di Zaira”, è la testimonianza della raggiunta libertà espressiva. Impregna le tele di forme sia astratte sia figurative ma sempre ancorato a visibili tracce del reale.
. “Armando Pizzinato
nel segno dell’uomo”
Pordenone, Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea “Armando Pizzinato”
Dal 9 febbraio al 9 giugno 2013
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