Plaza, niente intesa Via al licenziamento dei 25 lavoratori

Fumata nera dal nuovo incontro: a fine mese tutti a casa «L’ex sindaco ci aveva assicurato che i posti erano salvi»
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PROTESTA DIPENDENTI PLAZA
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - PROTESTA DIPENDENTI PLAZA

PADOVA. La lunga ed estenuante vertenza portata avanti dai 25 lavoratori dell’ex Hotel Plaza e guidata dalla sindacalista della Filcams-Cgil, Marquidas Moccia, è arrivata al capolinea. Già nei prossimi giorni i 25 dipendenti, tra cui numerose donne, riceveranno le lettere di licenziamento e, quindi, da aprile tutti i lavoratori saranno i disoccupati.

La conferma ufficiale è arrivata, ieri mattina, alla fine dell’incontro che i sindacalisti Marquidas Moccia e Matingu Roger Kithima hanno avuto, nell’ufficio della delegata al lavoro, Elisa Venturini, nella sede della Provincia, alla Stanga. Dove, ancora una volta, anche alla presenza di due rappresentanti di Fabio Parancola, l’imprenditore che ha acquistato dal fallimento il Plaza per 4,5 milioni di euro senza l’obbligo di mantenerlo albergo e di garantire la continuità occupazionale dei lavoratori, è stato registrato il mancato accordo tra le parti.

Disperati i lavoratori, che ieri hanno tenuto l’ennesima manifestazione di protesta in Piazza Bardella. «Dopo 11 anni di lavoro come operaio generico all’interno del Plaza, mi ritrovo senza lavoro e senza uno stipendio fisso» dice Biniam Josef, immigrato dall’Eritrea, che deve mantenere anche un figlio di 19 anni. E pensare che l’ex sindaco Massimo Bitonci, quando era venuto ad incontrarci a fine settembre, ci aveva promesso che nessuno di noi avrebbe perso il posto di lavoro. Parole, parole, parole».

A Loris Canazzo la rabbia gli si legge negli occhi. «Che brutta fine abbiamo fatto» osserva il dipendente che ha lavorato al Plaza per 17 anni. «E pensare che una volta l’albergo aperto negli anni ’70 da Tarquinio Zanin era il più popolare della città: in corso Milano hanno alloggiato anche Giorgio Napolitano, Vasco Rossi, Katia Ricciarelli, Renato Zero, Gino Paoli, Maria Grazia Cucinotta, Michael Schumacher e anche Enrico Berlinguer. Mi ricordo che, prima di andare a tenere il comizio, nel 1984, in piazza dei Frutti, che gli risultò fatale, a cena mangiò seduto a tavola da solo. Purtroppo il prestigio storico del nostro albergo non è servito a niente. Adesso siamo sulla strada senza un futuro certo. Oltre alla disoccupazione, speriamo che sia la vecchia gestione della famiglia Zanin e sia quella ultima degli imprenditori mestrini, Davide Cori e Luca Serra, ci facciano arrivare quanto prima anche gli stipendi arretrati che ci devono per alcuni mesi».

A questo punto, dopo che sono state portate via dalle 130 camere tutti gli arredi, il Plaza resterà ancora albergo o diventerà un palazzo di prestigio con appartamenti di lusso? La domanda è stata posta ieri al rappresentante di Parancola alla fine dell’incontro in Provincia. «A questo riguardo, non sono tenuto a dare nessun tipo di risposta» è stata la laconica risposta del rappresentante dell’imprenditore.

Felice Paduano

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