Poker clandestino e con assembramento Chiuso il circolo, 800 euro di multa a tutti

DUE CARRARE
“Chiuso per imposizione governativa”. Protestavano contro le regole imposte per contenere la pandemia, gli affezionati del circolo Asd Smools di Due Carrare. Poi, a un certo punto, hanno deciso di fare un po’ come gli pare: eccoli quindi in venti con carte e fiches. Tutti tranquilli e contenti, fino a che non è arrivata la polizia.
Sabato 2 gennaio, di pomeriggio, la Divisione amministrativa della Questura organizza il blitz. Qualcuno imbecca i poliziotti, raccontando loro della bisca organizzata in barba a tutte le regole. I poliziotti fanno una breve ricerca e scoprono che i soci erano stati invitati tramite social network a partecipare a un torneo di poker, in palese violazione della normativa vigente. I poliziotti arrivano quindi in via Vo’ di Placca, davanti alla sede. Dopo aver constatato che alcune persone stavano effettivamente entrando all’interno del locale, li hanno fermati e controllati con l’aiuto dei colleghi della Squadra Mobile e del Reparto Prevenzione Crimine del Veneto.
Nel circolo privato sono state trovate 21 persone, tra i 25 e 50 anni. «Erano seduti intorno a due tavoli, giocavano a Texas hold’em, a stretto contatto fisico l’uno con l’altro», spiegano in Questura.
Tutti sono stati quindi identificati e controllati alla banca dati interforze: 14 di loro avevano precedenti penali.
Nel locale era stato anche allestito uno spazio bar, ovviamente in funzione durante il torneo.
Al termine delle operazioni l’attività del circolo privato è stata immediatamente sospesa e il circolo è stato chiuso per 5 giorni, a partire dal 2 gennaio, mentre a tutti i presenti è stata contestata la violazione alla normativa a contrasto della diffusione del Covid–19.
Sono state elevate due multe, una per lo spostamento dal proprio domicilio senza il presupposto della necessità e l’altra per la mancata osservanza del giusto distanziamento sociale, per un totale quindi di 800 euro a persona.
I provvedimenti sanzionatori sono stati notificati al presidente dell’associazione, un quarantenne italiano, invitato in Questura perché non presente al momento del controllo.
«Sia il presidente che il segretario del circolo sono stati denunciati per il reato di istigazione a disubbidire alle leggi perché, seppur in emergenza epidemiologica, hanno organizzato tornei di poker e per ottenere la partecipazione di numerosi giocatori hanno divulgato tramite Whatsapp messaggi di invito contenenti anche indicazioni su cosa dichiarare in autocertificazione in caso di controllo» spiega la polizia.
Tra i compiti della Divisione amministrativa c’è anche quello di verificare il rispetto delle regole imposte dai Dpcm nell’ambito del contrasto al virus. L’attività di monitoraggio è costante. —
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