Policlinico a livello dei “colossi”
Bollino rosa dal Ministero della salute, al top in Ortopedia, Urologia e Radioterapia

ABANO. La Casa di cura Abano Terme-Polispecialistica e termale Spa, società presieduta da Nicola Petruzzi, che è pure proprietario, è una struttura accreditata con il servizio sanitario nazionale e riconosciuta come presidio dalla Regione Veneto, equiparata dunque a servizio pubblico. Ha un fatturato di circa 80 milioni e impiega 700 dipendenti, 200 dei quali medici. «Le nostre eccellenze», spiega Ulisse Gattolin, ingegnere, direttore amministrativo, «sono l’Ortopedia, la Radioterapia, l’Urologia, l’Ostetricia e Ginecologia. Per quanto riguarda l’Ortopedia, i due campi d’intervento sono quello protesico che riguarda ginocchio e anca e che fa riferimento al professor Roberto Nardacchione, un professionista che ha fatto scuola nel campo delle protesi al ginocchio. Tanto per dare una cifra, noi riusciamo a garantire circa 1200 operazioni di protesi ogni anno, terzi in Italia dopo i “colossi” Humanitas e San Raffaele di Milano. C’è poi il settore della traumatologia, seguito dal professor Sergio Candiotto, ex primario del Cto di Padova. Per quanto riguarda la Radioterapia il contributo delle macchine è fondamentale e noi possiamo disporre di due “True Beam”, in grado di seguire il respiro del paziente per trovare il momento giusto per erogare la dose. È un aspetto importante per certi tipi di tumore, come quello al seno. E che questi macchinari siano all’avanguardia lo dimostra la collaborazione con lo Iov di Padova che li utilizza per curare suoi pazienti, seguiti da un oncologo. A proposito di macchinari, la chirurgia con robot è fondamentale per interventi di urologia, come la prostatectomia radicale che riduce del 95 per cento i rischi di impotenza e facilita i tempi di recupero. In questi tipi di intervento siamo secondi in Italia dopo il Careggi di Firenze, con 200 operazioni l’anno. Siamo poi in grado di offrire un ottimo reparto di Ostetricia e Ginecologia: siamo specialisti nel parto indolore e seguiamo la futura mamma dai corsi pre parto alle consulenze dopo le dimissioni. Garantiamo 900 parti l’anno e a dicembre riceveremo il bollino rosa del Ministero della salute».
La Casa di cura aponense è poi centro di riferimento per il piede diabetico ed è in attesa di ricevere l’ok dalla Regione per attivare il servizio di emodinamica per offrire un servizio completo.
(g.b.)
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