“Polo letterario” a villa Crescente

«Sono soddisfatto che stasera si siano messi i primi mattoni di un percorso che darà finalmente una risposta definitiva alla questione villa Crescente». Così il vicesindaco Martino Schiavon, mercoledì sera, ha salutato in Consiglio comunale l’adozione della variante urbanistica che prevede la realizzazione della nuova biblioteca, ribattezzata “polo letterario”, all’interno del parco di villa Crescente.
Le linee guida prevedono un ampliamento sul retro e la ristrutturazione dell’edificio esistente, casa dello storico sindaco Cesare Crescente, ma allo stesso tempo cancellano i vecchi progetti di realizzazione della biblioteca nei campi dietro il municipio di viale del Lavoro, ridefinendo la zona come area agricola.
Da anni a Ponte San Nicolò il tema della biblioteca fa sorgere pareri contrastanti tra le varie forze politiche: anzi, per molti è stato questo il vero “casus belli” che ha spaccato il centrosinistra sannicolese lo scorso anno.
Le divergenze sono riemerse nel corso del Consiglio comunale: il consigliere Pd Hussein Bazzi ha paventato una distruzione del verde nel parco di villa Crescente, mentre la capogruppo di Ponte Democratico Carmen Tasca ha denunciato come la zona di Roncaglia sia troppo periferica nella geografia del Comune per un servizio essenziale come la biblioteca, annunciando raccolte firme nelle frazioni.
Se il centrosinistra ha votato contro, il centrodestra, con i suoi consiglieri, ha deciso di astenersi. Marco Schiavon, della civica “Per Cambiare Ponte San Nicolò”, ha accolto infatti con favore l’ipotesi di restauro della Villa a vent’anni dalla sua acquisizione da parte del Comune, esprimendo però perplessità sul suo utilizzo come biblioteca. L’iter è cominciato: prossimo passo il progetto preliminare.
Andrea Canton
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