Pontemanco assediato dalle auto

I residenti protestano. Il sindaco: «Hanno ragione, ma niente stop»  
DUE CARRARE. I residenti del borgo storico di Pontemanco sono sul piede di guerra per la mole di traffico che, nonostante la strettoia all’ingresso del paese ed il selciato di trachite che sono stati realizzati come deterrente per la velocità, sono costretti a sopportare davanti alle loro abitazioni soprattutto nelle prime ore della giornata. Nel borgo medioevale vige il limite di velocità di 30 km/h e il comune di Due Carrare per scoraggiare che la strada venga usata come una pista da Formula Uno, all’ingresso ha posizionato delle barrire e un paio di fioriere che mostrano i segni dell’impatto con qualche auto. «Tra le 6.30 e le 10.30 del mattino passano circa mille vetture, c’è poi la questione della sosta selvaggia nel fine settimana fino a ora tarda», evidenziano i residenti. «Le macchine vengono parcheggiate ovunque, sui marciapiedi e fin dentro le proprietà private. E il Comune continua a promuovere dal punto turistico il centro storico di Pontemanco come un’oasi amena, un borgo d’altri tempi. Vengano a vedere gli amministratori comunali il venerdì e il sabato fino a mezzanotte come siamo costretti a vivere noi residenti che abitiamo nel centro storico. Sono quattro anni che ci lamentiamo e ci risulta che non sia stata fatta nessuna multa, né contro chi parcheggia sui marciapiedi, né contro chi non rispetta i limiti di velocità».


Il sindaco di Due Carrare Davide Moro riconosce il problema. «I residenti di Pontemanco hanno ragione, purtroppo quella strada che attraversa il paese viene usata come via di fuga da molte mamme il mattino per portare i bambini a scuola a Due Carrare», afferma Moro. «La questione della sosta selvaggia nasce dal fatto che i parcheggi di sera, nel fine settimana, sono occupati dalle auto dei clienti del pub che per fortuna sta avendo successo. A potenziare la segnaletica con segnali verticali e orizzontali, come pure a chiudere al traffico il centro storico non ci penso nemmeno. Vorrebbe dire togliere la bellezza al borgo medioevale che è impreziosito dal molino ad acqua del XIV secolo sul canale Biancolino e dalla villa Grimani Fortini. Cercheremo di potenziare i dissuasori anche perché mi risulta che dal centro passa pure qualche camion che non dovrebbe farlo, nonostante la strettoia».


Gianni Biasetto


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