Porsche e ville con piscina ma 13 anni di mala gestione

BORGO VENETO
Il Centro commerciale Megliadino ha alle spalle tredici anni di gestione turbolenta. Inaugurato nel giugno 2007, ha visto passare il timone a più di una società. Prima c’era il Parco Commerciale Megliadino, quindi la Megliadino 2, poi la Retail Park Megliadino e infine la San Luca. Tutte con sede in via Vallesella (ex via Borgo Furo) a Borgo Veneto (ex Megliadino San Fidenzio), tutte con gli stessi nomi a gestirle e tutte destinate al fallimento.
La stessa San Luca risulta gestore del Centro commerciale Tiberinus, nel Lazio, altra realtà con problemi molto simili a quelli del Megliadino e finita nell’occhio della Guardia di Finanza.
Il lavoro dei finanzieri ha portato a galla un lungo elenco di operazioni commerciali e societarie prive di valide ragioni economiche, quali cessioni di crediti e di rami d’azienda, strani legami con una società con sede in Svizzera, conflitti di interessi (false fatture tra i due coniugi rappresentanti della Retail e della San Luca).
Stando alle indagini, oltre a frodare il Fisco e a non onorare mutui e impegni con le banche, le varie società sono risultate inadempienti anche verso alcuni fornitori e pure verso il Comune, che tra Imu e Ici sta aspettando il saldo di almeno una decina di cartelle esattoriali da 50-60 mila euro ciascuna.
In tutta questa vicenda qual è stato l’atteggiamento dei tre indagati? Il parco macchine di lusso, le ville con piscina, lo stile di vita oltre le possibilità è la risposta del terzetto alla grave situazione verso cui navigava il complesso commerciale che stavano gestendo. —
n.c.
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