Portale Inps in panne: certificati di malattia ko

PADOVA. Un tuffo nel passato che non ha avuto di certo il sapore di un amarcord. Per quasi tutta la giornata di ieri un guasto al portale internet dell’Inps (risolto nel tardo pomeriggio) ha impedito ai medici di medicina generale di trasmettere i certificati di malattia. Un black out nella comunicazione telematica che ha creato, in un colpo solo, disagi ai camici bianchi, ai pazienti e alle aziende che si aspettavano la pezza giustificativa dell’assenza dal lavoro dei propri dipendenti.
Un piccolo caos che è stato risolto nel più tradizionale dei modi: addio web, si torna a penna e calamaio. Una scelta obbligata che ha rallentato le operazioni di comunicazione e che ha fatto uscire dai gangheri i medici di famiglia. «Non ci è stato possibile inviare i certificati di malattia», spiega Domenico Crisarà, segretario della Fimmg, la federazione italiana medici di medicina generale, «l’Inps ci ha inviato un messaggio informatico in cui comunicava l’impossibilità di connettersi al server. Ci siamo dovuti arrangiare con carta e penna. Cosa che ha fatto perdere tempo a noi, che abbiamo dovuto rallentare i ritmi, e ai nostri pazienti».
Crisarà non manca di sottolineare come il grande salto nell’era web sia tutt’altro che già stato compiuto nella sanità veneta: «Questa è l’ennesima dimostrazione che non si può fare informatizzazione senza strutture», attacca il segretario della Fimmg, «temo veramente la rivoluzione che saremo costretti a subire a partire dal 2014, la dematerializzazione delle ricette rosse. Anche le prescrizioni diventeranno telematiche. Noi siamo pronti, ci siamo preparati alla rivoluzione, ma il problema è che siamo in balia degli innovatori. Penso a ciò che è accaduto con l’Inps, un sistema collaudato che ovviamente può momentaneamente incepparsi. Il rapporto tra il numero di ricette rosse e certificati di malattia è circa 150 a 1. Non oso immaginare a che cosa potrebbe accadere se a gennaio la rivoluzione avesse qualche problema a partire. Noi medici di medicina generale siamo pronti all’innovazione, ci mancano solo le prese cui attaccare la spina, volendo utilizzare un’immagine per rendere di facile comprensione il concetto. Ma non abbiamo un interlocutore, la Regione Veneto, in grado di far fronte all’innovazione». Crisarà, come centinaia di colleghi padovani, ieri pomeriggio ha dovuto “lottare” per ore per risolvere il problema dei certificati di malattia: «Siamo i primi a dire sì all’informatizzazione. Rappresenta un mezzo fondamentale per sburocratizzare la nostra professione, in modo che possiamo fare il nostro mestiere, cioè i medici. Però non si possono fare le rivoluzioni senza alcuna risorsa. Noi come categoria abbiamo investito, ci siamo informatizzati: ora la parola passa alla Regione».
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