«Portello, studenti Erasmus senza regole» L’antica scalinata ridotta a immondezzaio

Mercoledì sera un centinaio di ragazzi, per lo più universitari, molti Erasmus, hanno occupato la scalinata cinquecentesca del Portello, con canti, balli e schiamazzi ben oltre la mezzanotte. E dopo le intemperanze al Duomo, è il rione Portello a insorgere: «Il coprifuoco» riferiscono i residenti, «i ragazzi se lo sono dati da soli». E gli effetti si vedono all’indomani: ieri mattina le scalinate erano un immondezzaio.
«Questa è inciviltà totale» attacca Giorgio Nunia, capofila degli abitanti. «Aps arriva intorno alle 9. 30 e pulisce. Non ce l’abbiamo con l’azienda, ma con questa inciviltà: spaccano le bottiglie di birra in mille cocci anche se ci sono le campane del vetro a pochi passi». Eppure la soluzione c’è: «I ragazzi che fanno baldoria sono un problema vecchio» continua Nunia, «certo adesso con l’aggravante Covid perché non si preoccupano del coprifuoco, non indossano le mascherine e non hanno rispetto per gli altri. Quando sono intervenute le forze dell’ordine, prendendo le generalità dei presenti e staccando qualche multa, per due o tre sere non si è presentato nessuno. Il punto dunque è l’educazione. Che forse, in questo caso, ha bisogno di una spinta da parte dell’Amministrazione comunale».
Alcuni abitanti del quartiere rilevano che quando le intemperanze si sono verificate al Duomo, l’Amministrazione è intervenuta immediatamente per rimettere ordine. Rispetto al Portello non sembra esserci la medesima solerzia. «Quando chiamiamo» continua Nunia, «la polizia municipale ci dice “vedremo cosa possiamo fare”, ma poi non vengono. Non osiamo pensare cosa accadrà quando non ci sarà più il coprifuoco. Comprendiamo la voglia di ritornare a vivere, ma ci siamo anche noi: si può permettere tutto? È una questione di decoro: spaccare le bottiglie e lasciare sudiciume ovunque, dai cartoni di pizza alle lattine di coca cola, non è divertimento, ma inciviltà».
«Con questi ragazzi stiamo perdendo un’occasione importante» aggiunge Alessandra Castellini, anche lei abitante del Portello, «quella di educare e non solo perseguire con la forza».
A stretto giro la risposta dell’assessore alla Sicurezza Diego Bonavina: «Aumenteremo i controlli, anche serali» assicura, «tengo a precisare che ho incontrato più volte i residenti del Portello e che ho notato due fazioni: una parte molto soddisfatta della riqualificazione che abbiamo da poco completato e un’altra parte che si lamenta, a ragione per altro. In questo caso lottiamo contro la maleducazione della gente. Devo inoltre sottolineare che la pulizia delle aree non è mia competenza, tuttavia Aps si impegna per andare a pulire. La nostra presenza al Portello è continua. Rispetto alla sera facciamo i conti con le risorse che abbiamo a disposizione: cinque auto, di cui una riservata all’intervento incidenti. Dobbiamo riabituarci a vivere, anche al caos dei ragazzi, seppur sempre con rispetto. Tutte le segnalazioni vengono riscontrate puntualmente, al Portello e in tutta la città. Qui tuttavia, incrociando le dita, fino ad oggi non si sono verificate cose spiacevoli, come le risse al Duomo. Qui la questione è di civiltà: ad alcuni ragazzi non interessa la città e il rispetto degli altri. Potremmo pensare con Aps di aumentare il servizio di raccolta rifiuti e i cassonetti per vedere se invogliamo la buona educazione». —
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