Portiere del Padova derubato mentre scende in campo

PADOVA. Furto in casa del calciatore Luca Mazzoni. Un sabato da dimenticare quello appena trascorso per il portiere del Padova, 29 anni, originario di Livorno, da settembre in prestito alla squadra biancoscudata. È successo alle 15.40, mentre Mazzoni era già allo stadio in clima pre-partita. Nell’appartamento, al secondo piano di un edificio in via Martiri della Libertà (in passato occupato dal calciatore Aniello Cutolo), a due passi da piazza Insurrezione, in quel momento non c’era nessuno. «Io non ero in casa, mi hanno avvisato del fatto subito dopo la partita. Una giornataccia in tutti i sensi» racconta il calciatore, che spiega come sono andate le cose, «erano appena arrivati i miei genitori da Livorno, mia moglie era uscita di casa con mio figlio Brando e con il cane per accompagnarli in un hotel qua vicino. Sarà stata via 15 minuti, il tempo di fare il tragitto da qui a largo Europa e di bere un caffè. Ha lasciato Brando con i nonni ed è ritornata a casa dove si è resa conto del furto».
I ladri sono entrati dal portoncino principale, che come spiega più di qualche condomino resta spesso aperto, sono saliti fino al secondo piano e, probabilmente con l’aiuto di una scheda o qualcosa del genere, hanno aperto la porta blindata dell’appartamento, che non era chiusa a chiave, «Di solito dò sempre qualche mandata anche quando siamo in casa, ma sabato sono scesa di fretta e non ci ho pensato, sapevo sarei tornata subito» racconta Irene Spiga, 28 anni, moglie di Luca Mazzoni e anche lei livornese di nascita. Una volta all’interno dell’abitazione i malviventi si sono diretti a colpo sicuro nella camera da letto dei coniugi, dove hanno aperto la cassettiera e rubato alcuni gioielli. Un furto da 15.000 euro, che amareggia non solo per il suo valore economico ma soprattutto per quello affettivo, «mi hanno portato via la collana di perle di mia mamma che indossavo quando mi sono sposata, il braccialetto tennis che Luca mi ha regalato quando 15 mesi fa è nato Brando e uno smeraldo sempre regalatomi da Luca» continua la moglie di Mazzoni, «E pensare che appena rientrata a casa non mi sono neanche accorta che fossero venuti i ladri. Mi sono insospettita solo quando ho visto dentro alla cabina armadio una sedia che io non avevo messo. Non hanno lasciato neanche un po’ di disordine».
E proprio il fatto che tutto fosse al proprio posto ha lasciato non poco perplesso il portiere livornese. «Non hanno messo in disordine la casa per cercare. Sono andati diretti nella cassettiera in camera da letto. Hanno addirittura richiuso e lasciato al loro posto le scatole vuote dei gioielli. Per com’è successo è un po’ strano, sembra sapessero dov’erano i preziosi. E poi non hanno rubato nè computer, nè l’Ipad, nè soldi» spiega Mazzoni, «Sono convinto che abbiano seguito mia moglie, osservato i suoi movimenti e scelto il momento giusto per colpire in modo mirato. Sabato appena è successo è stata subito chiamata la polizia, domani poi andremo a fare denuncia. Paura? No, si spera che una volta che sono venuti non tornino più». Nella stessa palazzina abita il calciatore Elia Legati.
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