Porto abusivo di una pistola Arrestato marocchino
MERLARA. Gli ha mostrato il calcio di una pistola a tamburo, per minacciarlo. Poi se ne è tornato casa, speranzoso che quell’episodio sarebbe rimasto cosa privata. A raggiungerlo, dopo poco, sono stati invece i carabinieri di Legnago (Verona). E’ stato arrestato con l’accusa di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco Abdelfattah El Maataoui, marocchino di 23 anni, operaio e residente a Casaleone, con precedenti per droga.
Domenica 16 settembre, alle 19, il ventitreenne è arrivato a Merlara a bordo del suo furgone Opel Combo. Nel paese della Bassa Padovana ha incrociato un parente, E.H.Q., connazionale di 30 anni residente ad Urbana. Nel corso di una discussione molto accesa, quest’ultimo ha negato il prestito della Volkswagen Golf, tra l´altro di proprietà della moglie del fratello, scatenando la reazione sopra le righe di El Maatoui. Che, preso dall’ira, ha minacciato di bruciare la vettura e poi ha alzato la maglietta esibendo una pistola a tamburo calibro 6 Flobert. La bagarre si è conclusa con questo gesto: El Maatoui è tornato nel Veronese, sicuro che il connazionale avrebbe capito l’avvertimento e sarebbe rimasto zitto. Così non è stato: il trentenne di Urbana non ha esitato a raccontare tutto ai carabinieri del nucleo Radiomobile di Legnago. I quali, con il supporto dei colleghi di Sanguinetto, in poche ore sono arrivati a perquisire l’alloggio e il furgone dell’aggressore. Nel vano portaoggetti del Combo sono stati rinvenuti la pistola e sette proiettili di cui i carabinieri stanno ora accertando la provenienza. El Maataoui è comparso nel fine settimana in tribunale a Verona: il giudice Cristina Angeletti ne ha convalidato l’arresto rinviando l´udienza all’8 ottobre e disponendo la custodia in carcere del giovane.(n.c.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova