Positivo il sindaco Luca Callegaro «Solo mal di testa»

ARQUà PETRARCA
«Comunico a tutti i miei cittadini che da mercoledì sono risultato positivo al Covid-19» questo l’annuncio del primo cittadino di Arquà Petrarca, Luca Callegaro, e coordinatore provinciale di Forza Italia.
Dopo l’esito di un tampone rapido incerto si è sottoposto al tampone molecolare che ha confermato la positività al virus. Tutto è cominciato con un mal di testa più forte del solito «soffro di emicrania, ma lunedì ho percepito un dolore diverso e ho deciso subito di recarmi dal mio medico di base» racconta il sindaco Luca Callegaro «per fortuna ho avuto un eccesso di scrupolo e ho voluto capire da cosa fosse dovuto. Se non lo avessi fatto avrei potuto contagiare molte persone».
Niente tosse, niente febbre e nessun sintomo riconducibile al Covid: «Il primo tampone ha dato un esito in bianco, per questo mi sono recato all’ex ospedale di Monselice per sottopormi al molecolare», continua Callegaro, «ho dovuto però attendere tre ore in auto prima di sottopormi al test. I medici che eseguono questi esami rischiano tanto, sono davvero degli eroi. Dovrebbero esserci però più punti tamponi, così da snellire l’attesa e aumentare i test».
Il primo cittadino in questi giorni si sta chiedendo però come può aver contratto il virus: «Sono stato davvero molto attento, le riunioni e gli incontri gli ho sempre svolti con la mascherina e mantenendo le distanze di sicurezza. Ho sempre il gel disinfettante con me e ne faccio un uso quasi eccessivo. Questo dimostra che dobbiamo prestare ancora più attenzione a tutto ciò che facciamo». Il sindaco ora svolgerà le sue mansioni da casa: «Sto bene e posso continuare a lavorare ed ho una grande squadra che porterà avanti in mia assenza l’amministrazione del Borgo. Tutte le persone che sono venute in contatto con me si sottoporranno al tampone». Callegaro invita i suoi cittadini a prestare la massima attenzione: «Il virus circola e dobbiamo tutti stare attenti e a tutti i minimi cambiamenti nel nostro corpo, sono tante le persone asintomatiche come me che senza saperlo potrebbero diffondere il contagio». —
Giada Zandonà
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