Poste, nuova mappa per le raccomandate Scatta la protesta

Riorganizzati gli uffici: chi abita nei quartieri deve percorrere chilometri per ritirare le missive non consegnate
Di Felice Paduano

Abiti all'Arcella e devi andare alle Poste per ritirare una raccomandata o un'assicurata, il cui avviso di recapito è stato messo in cassetta dal portalettere perché non eri in casa? Rassegnati a pedalare oppure a prendere il tram o il bus per raggiungere il nuovo “recapito interzonale” aperto in piazza De Gasperi. Si tratta di un unico punto di ritiro per le raccomandate e le assicurate a cui fanno ora capo i 40.000 abitanti dei rioni dell'Arcella (San Carlo, Santissima Trinità, San Bellino, San Lorenzo, Borgomagno e Pontevigodarzere) e quasi tutti i residenti del centro storico. Un solo ufficio per circa 80 mila persone.

Una situazione diffusa, comunque: i residenti degli altri quartieri hanno a disposizione solo sei uffici dove recuperare le raccomandate e le assicurate non ancora consegnate. Alle Poste di via Bravi, a Ponte di Brenta, si deve rivolgere chi abita prima dei confini comunali con Vigonza e Noventa. In quello della Stanga gli utenti con codice postale 35129 e zone limitrofe. Allo sportello di via Vigonovese, contrassegnato come succursale 28, quelli con il codice 35127, con casa o ufficio anche in area Zip.

Alla succursale 27, in via DeFilippesi, i residenti in zona Madonna Pellegrina e Forcellini.

Alla succursale 25, in via Monte Sirottolo, quelli con codice postale 35143 (zona Palestro e Brusegana).

La riorganizzazione è stata decisa pochi mesi fa in base al ridisegno degli uffici postali e del recapito sul territorio deciso dai dirigenti nazionali, coinvolgendo le direzioni regionali. Inevitabili le reazioni i dei cittadini. «Abito a Pontevigodarzere», dice Giovanni Marini, coordinatore del locale comitato, «L'altro giorno il postino ha messo nella cassetta un avviso di una raccomandata importante. Com'era scritto sull'avviso, ho dovuto prendere la mia vecchia bici e pedalare per tre chilometri sino a piazza De Gasperi. Come mai Poste Italiane ha fatto una scelta così illogica e scellerata? Prima tutti noi dell'Arcella avevamo a disposizione, per ritirare le raccomandate, gli uffici di via Tiziano Aspetti al Dazio oppure quello di via Ansuino da Forlì, vicino al Bingo Arcobaleno. Non sarebbe possibile per 40 mila abitanti disporre di un ufficio postale più vicino?».

Anche le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra. «Mi sono letto, con la massima attenzione, la nuova mappa geografica dei recapiti delle lettere raccomandate», spiega Roberto Nardo, segretario di Adiconsum Cisl, «Non mi sembra una distribuzione del servizio adeguata ai bisogni dei residenti. I più penalizzati sono gli abitanti dell'Arcella».

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