Prefettura, è Ricciardi il vice di Franceschelli Aversa al ministero

Il nuovo vicario arriva da Alessandria, nel passato a Treviso L’ex al Viminale dopo la revoca dell’incarico a Gioia Tauro  
Da sinistra il capo dipartimento dei servizi alle famiglie, Maria Grazia Bonzagni, il commissario straordinario del Comune di Bologna, Anna Maria Cancellieri e il subcommissario Raffaele Ricciardi oggi, 10 Gennaio 2011, durante la conferenza stampa in Comune a Bologna sul caso del bimbo morto di freddo il 5 gennaio all'ospedale Sant'Orsola. ANSA/ NUCCI-BENVENUTI
Da sinistra il capo dipartimento dei servizi alle famiglie, Maria Grazia Bonzagni, il commissario straordinario del Comune di Bologna, Anna Maria Cancellieri e il subcommissario Raffaele Ricciardi oggi, 10 Gennaio 2011, durante la conferenza stampa in Comune a Bologna sul caso del bimbo morto di freddo il 5 gennaio all'ospedale Sant'Orsola. ANSA/ NUCCI-BENVENUTI

Il nuovo vice-prefetto vicario è Raffaele Ricciardi. Arriva dalla prefettura di Alessandria. Nato a Benevento nel 1965, si è laureato all’Università Federico II, a Napoli.

Ha prestato servizio, oltre che ad Alessandria, nelle prefetture di Forlì e di Treviso (è stato anche sub-commisario a Mogliano) ma, per lo più, ha lavorato alla Prefettura di Bologna, conseguendo anche la specializzazione in diritto amministrativo nella locale università negli anni in cui era prefetto Nicola Tranfaglia. È stato nominato, per un periodo determinato, anche presidente supplente della commissione territoriale all’interno della Prefettura di Torino, che esamina i migranti.

Ricciardi va a sostituire l’ex vice prefetto vicario Pasquale Aversa, nato a Castellamare di Stabia, indagato, assieme a Tiziana Quintario, Simone Borile, Sara Felpati, Gaetano Batocchio, Simone Costa e Marco Zangrossi, per turbativa d’asta, frode nelle forniture pubbliche e truffa.

L’inchiesta giudiziaria è ancora in corso e, da fonti sindacali, sembra che negli ultimi giorni, siano stati interrogati anche alcuni dipendenti della Prefettura. Nel frattempo è successo che, il 10 settembre, ad Aversa è stato revocato l’incarico di commissario straordinario del Comune di Gioia Tauro. Un incarico che avrebbe portato Aversa a guadagnare quasi il doppio dello stipendio padovano in virtù dell’indennità di missione e di permanenza fuori sede. Un superstipendio – previsto, è bene dirlo, dalla legge – dovuto a un commissario prefettizio che guida un grosso Comune, sciolto per infiltrazioni mafiose.

Come hanno scritto specialmente i giornali del sud, nella retromarcia all’incarico affidato al dottor Aversa ci sarebbe anche lo zampino del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che non avrebbe gradito da subito la scelta governativa di affidare una missione così importante e delicata a un vice-prefetto indagato. Al momento il dottor Aversa risulta assegnato a un ufficio del Viminale, in attesa degli sviluppi relativi alla vicenda giudiziaria nella quale è rimasto coinvolto. —

Felice Paduano

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