Premi di produttività Il Comune paga ai dirigenti quasi un milione di euro

Via libera ai premi di produttività per i dirigenti del Comune di Padova. Tra retribuzioni, oneri riflessi e Irap i costi sfiorano il milione di euro. Si tratta, per la precisione, di 695.782,60...

Via libera ai premi di produttività per i dirigenti del Comune di Padova.

Tra retribuzioni, oneri riflessi e Irap i costi sfiorano il milione di euro. Si tratta, per la precisione, di 695.782,60 euro destinati alle retribuzioni, 172.554,08 euro per gli oneri riflessi e 59.141.52 euro in Irap. Totale 927.478,20 euro come si evince dalla determina 2012/34/0156 pubblicata ieri all’Albo Pretorio.

La somma va a coprire le retribuzioni di risultato per l’area della dirigenza per il 2011, sulla base delle valutazioni del risultato e della qualità delle prestazioni fornite dal Settore Programmazione Controllo e Statistica, con una nota del primo di ottobre. La determina dirigenziale che approva la liquidazione fa riferimento anche al contratto collettivo sottoscritto nel 2009. Come risulta dai dati pubblicati da Padovanet nell’ambito dell’operazione “trasparenza” i dirigenti nel Comune di Padova sono 33 e sono alla guida dei diversi settori dell’amministrazione, dalle attività culturali allo sport. Tra di loro figura anche il segretario generale Giuseppe Contino che andrà in pensione a gennaio nel 2013 (sono al vaglio del sindaco le candidature per la sua sostituzione). Stando ai dati del 2010 la retribuzione di risultato è variata da circa 25.000 a poco più di 8.000 euro, con un importo che in molti casi si è assestato sui 16.000 euro.

Gli stipendi lordi, con l’eccezione del segretario generale, oscillano tra i 113.000 e i 78.000 euro all’anno. Per il 2011 il premio di produttività supera (esclusi oneri e Irap) i 20.000 euro a testa.

Cifre che erano state al centro di una battaglia politica poche settimane fa che aveva visto protagonista l’Italia dei Valori, partito che si ripropone di continuare l’azione il prossimo anno anche in vista dei pesanti tagli che il Comune dovrà affrontare a seguito della spending review. Altre scelte, rispetto a Palazzo Moroni, hanno fatto nelle ultime settimane altri enti. Ad esempio il 2 ottobre scorso la giunta regionale, su proposta dell’assessore Massimo Giorgetti, di concerto con il vicepresidente Marino Zorzato, «in considerazione dell’eccezionalità della situazione economica e tenuto conto delle esigenze prioritarie di raggiungimento degli obiettivi di contenimento della spesa pubblico», ha deliberato di non riconoscere la retribuzione di risultato del direttore di Veneto Lavoro. (r.c.)

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