Premio Cornaro a Bernabei novantenne di successo

Domani a Padova la consegna del riconoscimento all’ex direttore della Rai «La televisione pubblica divenga una buona maestra, com’è la BBC»

di Adina Agugiaro

PADOVA

«Non sono persona da sollecitare premi, se poi qualcuno insiste per assegnarmene uno ne provo riconoscenza» risponde con serena ironìa Ettore Bernabei quando gli chiediamo lo stato d’animo con cui ha accolto il Premio Alvise Cornaro per l’invecchiamento di successo, che gli verrà attribuito domani nell’Aula Magna del Bo a Padova.

Quale la ricetta personale del 90enne direttore della Rai dal ’61 al ’73 , oltre a una buona genetica, per affrontare in bellezza lo scorrere del tempo ? «Gli anni – risponde – come il tempo, sono un dono di Dio : come tali li considero e non come un merito personale . Certo, ho cercato di fare col migliore impegno possibile ciò che mi toccava, con la fortuna di cambiare spesso gli ambiti di lavoro e di allargare le relazioni sociali, tra le quali dominanti quelle con politici come De Gasperi, Fanfani, Moro, Togliatti, Craxi, Malagodi, per citarne alcuni». Martedì alle 15, dopo la premiazione, Bernabei terrà una lectio magistralis dal titolo: «La televisione può salvarci dalla torre di Babele». Televisione buona o cattiva maestra? «Sono ottimista – osserva – perché la buona maestra dovrà avere in futuro un compito determinante, portando all’umanità benefici assai superiori a quelli di altri mezzi di comunicazione pericolosi quali internet». La rete pericolosa, dunque? «Certo è comodo ottenere tante informazioni senza fatica – prosegue Bernabei – ma troppe atrofizzano il cervello e non permettono di metabolizzare la conoscenza . Comunque bisogna che l’umanità si dia regole educative e formative e che la tv pubblica divenga una buona maestra come la BBC inglese, che informa a favore e a protezione dei cittadini». Il premio Cornaro assume un rilievo particolare perché, come preannuncia la presidente del Centro Studi Alvise Cornaro, Clelia Tabacchi Sabella «il 2012 è stato proclamato dalla Commissione europea “ anno europeo per l’invecchiamento attivo e la solidarietà tra le generazioni”». Dopo Bernabei, non a caso, il premio Cornaro alla Ricerca 2011 verrà assegnato a Carmela Rita Balistrieri , ricercatrice del dipartimento di Biopatologìe dell’università di Palermo, per il lavoro sulle “Implicazioni biologiche della genetica dell’infiammazione nell’invecchiamento con e senza successo : l’uso dei centenari come modello di studio emergente per la longevità”. Alle 16 verrà aperto il dibattito: Active ageing , strategìe e politiche per invecchiare bene, chairman sarà il giornalista Jas Gawronski . Previsto un videomessaggio del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi.

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