Prenotazioni e tempi di attesa: a Padova sottoporsi agli esami del sangue ormai è una giungla

Nel pubblico occorre prenotare e le attese sono anche di tre settimane. In alcune strutture convenzionate, si arriva al mese di attesa. Con urgenza? A pagamento, subito
Daniela Gregnanin

Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa di Domenico Crisarà, presidente dell’Ordine dei Medici di Padova sulle criticità nell’eseguire le analisi di laboratorio sia nel pubblico che nel privato convenzionato e il fenomeno delle lunghe liste d’attesa a cui è costretto l’utente, abbiamo deciso di capire cosa accade a una persona che necessita di esami ematologici. Con una ricetta del Ssn che richiedeva: emocromo completo, anticorpi (ena, ana) e anti nucleo, proteina C reattiva e Ves, abbiamo scelto di utilizzare il sistema on-line Lucky dell’Azienda Università Ospedale.

Le varie opzioni

La prima preferenza è ricaduta sul punto prelievi San Massimo, considerato dai medici fiore all’occhiello per la precisione dei referti elaborati. Bene, una volta entrati nel sistema per effettuare il tutto l’attesa stimata era di tre settimane e il costo di 36.15 euro.

La seconda opzione è stata il punto prelievi Sant’Antonio, qui una gentile centralinista ci ha informato che l’attesa stimata era di 15 giorni.

Stessa cosa nei distretti sanitari, anche qui tempi d’attesa lunghi.

Vista la situazione nel pubblico, l’opzione quindi è ricaduta sul convenzionato privato: Analisi Mediche Pavanello zona Duomo, Synlab ex Data Medica via Zanchi e Centro Medico Valentini Piazzetta Conciapelli, tutti centri in città. Tramite telefonata, abbiamo contattato Pavanello e l’addetta al call center ci ha informato che se eseguiti in convenzione, il primo appuntamento utile per gli esami sarebbe stato dopo 27 giorni, quasi quattro settimane; decisamente troppo. La richiesta perciò è stata quella di farli privatamente e l’operatrice ci ha detto di recarci pure il giorno successivo. Unica cortesia lasciare nome cognome e scegliere l’ora. L’importo 32 euro, quattro in meno dell’impegnativa.

Ma com’è possibile che con il ticket non ci sia posto e che privatamente con lo sconto sì e tutti i giorni?

È la volta di Synlab, già Data Medica, a Padova, baluardo del privato convenzionato; al telefono, dopo un centralino che complica più che semplificare, una persona gentilissima risponde e si occupa della nostra impegnativa. Chiediamo la disponibilità di eseguire in convenzione gli esami ematici e la risposta è sorprendente: anche il giorno successivo, perché da loro posto ce n’è sempre al momento, unica accortezza scegliere un orario, lasciare un nominativo e pagare poi i famosi 36.15 euro. Domandiamo, fingendo di avere un’assicurazione sanitaria privata, di potere fare gli esami senza la convenzione. La persona ci invita a mandare un’e-mail, perché in quel momento calcolare o farci un preventivo è cosa non fattibile.

Telefoniamo infine anche al Centro Medico Valentini e, elencati gli esami da fare e la richiesta di convenzione, ci viene risposta che l’attesa è di un mese dal giorno della chiamata. Se invece vogliamo andare senza la mutua, possiamo liberamente recarci ogni giorno dal lunedì al sabato, senza problemi: c’è libero accesso. Chiediamo il costo e l’importo supera i 60 euro, una cifra non indifferente.

Crisarà: «Qualcosa si è rotto»

«Emergono quelle che sono le segnalazioni quotidiane e costanti che riceviamo da cittadini e colleghi alla segreteria dell’Ordine» ribadisce il presidente Domenico Crisarà, «Non si riesce a capire cosa si sia rotto tra pre e post pandemia e perché non si riesca a ritornare a quello che accadeva nel 2019. Noi non alziamo indici contro nessuno, sia chiaro, ma vogliamo interfacciarci con Usl 6 Euganea e Azienda Ospedale Università. Sappiamo della fuga dei medici dal pronto Soccorso e delle difficoltà lavorative, ma non ci è giunta a oggi notizia di una diaspora degli addetti alle analisi. Speriamo di avere quanto prima una risposta, proteggiamo gli interessi dei cittadini».

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