Presidente del Parco Colli: stipendio aumentato da 900 a 1.100 euro

ESTE. Lo stipendio del presidente del Parco viene ritoccato al rialzo. Ma è bene sottolinearlo, niente stracciata di vesti: al netto non si toccano i mille euro e comunque chi ha un altro ruolo elettivo (tipo il sindaco) non può mettere in tasca alcuna indennità. Il bollettino ufficiale della Regione Veneto ha pubblicato ieri la delibera con cui la giunta regionale fissa l’indennità di carica per i presidenti dei Parchi veneti.
La vera novità riguarda il Parco dei Colli Euganei, il cui presidente si merita qualche euro in più rispetto ai colleghi. È però necessaria una premessa. Due anni fa la Regione ha emanato una legge – la 23/2018 – che riorganizza la struttura gestionale dei Parchi veneti. È la legge che ha affidato al presidente regionale la nomina del numero uno del Parco e che ha introdotto la Consulta, un organismo che comprende anche associazioni locali e di categoria. La 23/018 affida inoltre alla giunta regionale il compito di quantificare indennità e gettoni di presenza.
Lo “stipendio” per il presidente del Parco Colli è stato stabilito in 1. 089, 98 euro lordi mensili, evidentemente più alto rispetto a quello del collega del Parco Fiume Sile (702,54), Delta del Po (694, 92) e Lessinia (685, 40).
Perché un’indennità maggiore? Per calcolare il trattamento, la Regione ha preso in esame la superficie totale del singolo Parco, il numero dei residenti e quello degli enti (tipo i Comuni) compresi nel territorio protetto. Il Parco Colli è primo per superficie (18. 694 ettari, più del Delta che si ferma al secondo posto con 12. 128, 61), secondo per residenti (112. 832, dietro solo al Fiume Sile che ne conta 192. 310) e secondo per enti coinvolti (16 contro i 17 della Lessinia).
Stando alla legge regionale di istituzione del Parco Colli (la 38/1989), al presidente dell’ente competeva – fino a ieri – un’indennità di carica mensile di importo non superiore ai 900 lordi.
L’aumento c’è stato, ma davvero minimo. Conti alla mano, in tasca non restano più di 5-600 euro. Peraltro per i presidenti che rivestono una carica elettiva (come i sindaci) resta confermata l’impossibilità di incassare l’indennità di presidente. Era il caso dell’ultimo numero uno, Luca Callegaro, ed è quello dell’attuale Massimo Campagnolo.
Ed è proprio Campagnolo a commentare “politicamente” il rialzo: «Dico solo che un presidente di Provincia, in base alle recenti normative, si ritrova a fine mese quasi 5 mila euro lordi. Ora, un Parco non richiede un impegno tanto minore e, nel nostro caso, il presidente si ritrova ad amministrare comunque uno spazio molto vasto e densamente abitato». Come già sottolineato, a Campagnolo – sindaco di Cervarese Santa Croce – non spetta alcuna indennità, dunque il ragionamento è privo di interessi: «Le responsabilità sono tante, gli impegni notevoli: siamo davvero convinti che mille euro rappresentino una cifra onorevole per chi si ritrova questo impegno sulle spalle?».
Sempre ragionando per confronti, al presidente del Parco Colli viene riconosciuta una indennità mensile pari al 35% di quella riconosciuta al sindaco di un Comune con popolazione compresa tra i 30. 001 e i 50. 000 abitanti (3. 460, 26 euro), in barba ai 113 mila abitanti che gravitano sul Parco.
Va inoltre segnalato che un trattamento “privilegiato” spetta anche al direttore del Parco Colli: 88. 253, 49 euro annui (contro il 80. 303, 56 per gli altri Parchi). La delibera infine stabilisce il gettone di presenza per i componenti della Comunità del Parco, del Consiglio direttivo, del Comitato tecnico-scientifico: 30 euro a seduta. –
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