«Pressioni da Alemanno per favorire la Daniele»

La presentatrice padovana Eleonora Daniele è finita in un’inchiesta romana su presunte richieste di mazzette in Rai.
L’imprenditore Piero Di Lorenzo, fondatore della Ldm che ha prodotto anche “I Raccomandati” ha ammesso di aver subito pressioni da Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, per far presentare “Ciak si canta” ad Eleonora Daniele. Da quanto raccontato da Di Lorenzo, ora la conduttrice padovana potrebbe essere sentita come testimone.
L’ammissione, tutta da verificare, rientra in un racconto molto più ampio. Di Lorenzo avrebbe ricevuto richieste di “prestiti” da parte di funzionari infedeli, con cifre a molti zeri, e una volta rifiutate le richieste si sarebbe visto oggetto di un vero e proprio boicottaggio, fino all'esclusione totale dalle commesse dell'azienda. Tra i chiamati in causa dal produttore c’è l’ex capostruttura di Raiuno Giampiero Raveggi che ieri ha seccamente smentito la notizia. «Pietro Di Lorenzo mi perseguita dal 2006. Mi accusa di aver chiesto 5mila euro in prestito. Sono di fronte a una forma di stalking. Su questa vicenda ci sono state due indagini interne Rai che hanno appurato l'infondatezza delle accuse. Non vedo l'ora che la magistratura mi interroghi. Voglio mettere fine a questa vicenda».
Ieri è stato impossibile contattare Eleonora Daniele per un suo commento sulla vicenda e se sia o meno vero che sarà ascoltata come testimone in procura a Roma. Tra i testimoni indicati proprio da Di Lorenzo ci sarebbero nomi conosciuti del mondo della televisione: da Fabrizio Frizzi a Claudio Lippi, da Martina Colombari a Elisabetta Canalis. L’imprenditore nella sua denuncia scrive: «Quando rifiutai di versare una tangente da 100 mila euro ho subito vessazioni: controprogrammazioni, cachet esigui, cancellazioni di programmi senza spiegazioni».
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