Prestigioso premio europeo vinto dalla prof Marina Saetta

L’hanno vinto due soli medici in tutta Europa, ed una di questi è la professoressa Marina Saetta, direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia dell’Azienda Ospedaliera di Padova, oltre che del Centro ad Alta Specializzazione sull’Asma bronchiale (centro di eccellenza per formazione, ricerca e cura, dove lavora un team di 28 specialisti tra medici, ricercatori e specializzandi). La professoressa Saetta, già in passato, si era distinta per altri prestigiosi finanziamenti alla ricerca e riconoscimenti internazionali, che l’hanno portata ad essere, in alcuni casi, la prima italiana a salire sul podio nel suo settore. Alla collezione di trofei, si è recentemente aggiunto il premio della European Respiratory Society: le è stato consegnato ad Amsterdam ed attribuito in virtù «dell’eccellente contributo alla medicina respiratoria e per la sua passione nel trasmettere le conoscenze e formare giovani medici». Gli studi della Saetta si sono concentrati su alcune tra le malattie respiratorie croniche più diffuse, con una particolare attenzione ai danni provocati dal fumo di sigaretta. Le sue ricerche hanno fino ad oggi avuto grande eco presso la comunità scientifica, creando nuove linee di ricerca e portando a una miglior comprensione di queste malattie, aprendo la strada a nuove e più efficaci terapie. Spiega Saetta: «La terza causa di morte nel mondo, dopo le malattie cardiovascolari e i tumori, è la Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Si tratta di una malattia secondaria da fumo di sigaretta, dove la prevenzione può giocare un ruolo fondamentale. I dati dell’abitudine al fumo tra i giovani sono purtroppo allarmanti, con una diffusione in particolar modo tra le giovani donne: nel Veneto il 20% dei ragazzini fuma già a 15 anni, mentre il dato degli adulti si attesta intorno al 23%, leggermente inferiore a quello nazionale del 27%». (s.q.)
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