Processo stop & go Dopo tre anni continua il processo ai Verza

RUBANO

Il processo era iniziato quasi tre anni fa. E ora va avanti, anche se di fronte a un nuovo giudice. Giudice che, con il via libera della difesa, ha dato per buona tutta la parte istruttoria con le testimonianze raccolte dalla pubblica accusa, evitando di ricominciare daccapo.

Insomma si continuerà a partire dal 31 maggio con i testimoni dei difensori, il penalista Luigino Martellato e il collega Giovanni Moschetti. Sul banco degli imputati la famiglia di imprenditori Verza, titolari di Ecosider srl, ditta con sede a Rubano in via della Provvidenza e stabilimento ad Arino di Dolo. Sul banco degli imputati Francesco Verza, 77 anni, presidente del consiglio di amministrazione e consigliere delegato della ditta; il consigliere delegato Pietro Oscar Verza, 75; i rispettivi figli nella veste di soci in quanto proprietari di quote societarie Massimiliano, 40 anni, Alessandro (47) e Stefano (46) dovranno rispondere di cooperazione continuata in dichiarazione fraudolenta perché avrebbero evaso per quasi 4 milioni di euro l’Ires attraverso l’impiego di autofatture per operazioni inesistenti. E sempre per evasione fiscale. Un’evasione milionaria fra il 2009 e il 2011 pari a 3. 824. 193 euro di Ires (imposta sul reddito delle società) e a 5. 973. 824 euro di Irpef evasa (imposta sul reddito delle persone fisiche), sempre per lo stesso triennio.

L’azienda Ecosider è specializzata nelle demolizioni industriali e nella frantumazione dei rifiuti: in questo caso la ditta è finita nel mirino per aver emesso autofatture per operazioni inesistenti, l’acquisto di rottami metallici da privati senza partita Iva. –

Cri. Gen.

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