Prof “alterato” al Pertini Indagini ancora in corso ma può rischiare il posto
CAMPOSAMPIERO
«La giornata scolastica al Pertini si è svolta regolarmente, il docente oggi (ieri, ndr) non era in servizio e non ho altro da aggiungere». La dirigente del Newton-Pertini, Chiara Tonello, mantiene il massimo riserbo sulla vicenda del docente che sabato, in condizioni di evidente alterazione, l’ha costretta a chiamare i carabinieri. I militari, intervenuti in classe per riportare alla calma l’insegnante, gli hanno ritrovato addosso una bustina il cui contenuto sarà sottoposto ad analisi nei prossimi giorni. L’episodio inevitabilmente scatena una ridda di voci e indiscrezioni nell’ambiente scolastico. Dalle quali sembra emergere che non fosse la prima volta che il docente teneva comportamenti non consoni al ruolo o quantomeno discutibili, durante le ore di servizio, ma mai tali da richiedere provvedimenti o addirittura l’intervento dei carabinieri come successo, invece, sabato. Nulla però trapela dall’istituto di via Puccini dove la consegna del silenzio è rispettata in modo rigoroso. Nessun commento da parte della dirigente Chiara Tonello neppure sulla richiesta del Provveditore agli studi di una relazione dettagliata sull’accaduto al fine di prendere provvedimenti. Chiaro l’intento della dirigenza di proteggere studenti, docenti e personale dell’esposizione mediatica e di circoscrivere un fatto isolato che non può oscurare l’attività di un istituto intero come il Newton Pertini, che negli ultimi anni ha guadagnato stima e preferenze di famiglie e ragazzi confermate dalla crescita delle iscrizioni.
Ma cosa rischia il docente dal punto di vista dell’amministrazione scolastica? «Una cosa è il percorso giudiziario che l’insegnante dovrà affrontare in base alle indagini avviate» osserva il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Roberto Natale «Altra cosa è, invece, l’eventuale provvedimento disciplinare che l’amministrazione scolastica potrà emanare in seguito. Come succede sempre in queste situazioni, la priorità spetta all’autorità giudiziaria. Il Ministero dell’Istruzione, attraverso i suoi rami sul territorio, potrà mettere in atto un provvedimento specifico sino all’eventuale perdita del posto di lavoro solo nel momento in cui sarà terminato l’iter giudiziario a carico del docente in questione. Comunque chiederò alla preside del Newton-Pertini una relazione scritta sulla vicenda per conoscere nei dettagli cos’è successo al Pertini». —
Francesco Zuanon
Felice Paduano
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