Profumi falsi, negoziante truffata

Un venditore le ha rifilato merce fasulla: indagano i carabinieri

GALLIERA. Le vende profumi griffati a prezzi scontatissimi, lui se ne va e la vittima dopo pochi minuti si accorge di essere stata gabbata. La truffa si è consumata nel pomeriggio di lunedì ai danni della titolare di un salone di parrucchiera di Galliera: un uomo sui quarant’anni, con accento lombardo, educato e distinto, è arrivato a bordo di un’auto nera e si è presentato dalla donna, proponendole alcuni profumi di particolare pregio. Il valore aggiunto era il prezzo, decisamente più abbordabile rispetto a quelli praticati dai grossisti.

«Il venditore», racconta la malcapitata, «mi ha spiegato che poteva applicare sconti così speciali perché le scatole che contengono le boccette di profumo erano leggermente rovinate. Mi sono sentita di accettare, anche per andare incontro alle mie clienti, che così potevano avere un profumo pregiato risparmiando qualche euro». «Ci siamo salutati, mi ha detto che di lì a qualche giorno ci saremmo sentiti, doveva portarmi la fattura e anche dei trucchi da testare». Uno scambio cortese, la consegna del prezzo pattuito - 300 euro - e poi la truffata ha aperto lo scatolone: «Mi sono accorta subito che qualcosa non andava: la scritta Dior, per esempio, non aveva le lettere allineate; Chanel era parzialmente coperta dall’etichetta del prezzo, rimuovendola ho visto che c’era una M al posto della N. Erano prodotti falsi».

Scoperto l’inganno la parrucchiera ha cercato di mettersi in contatto con il venditore, che le aveva lasciato un numero di telefono, conquistando così ulteriormente la sua fiducia: ma il numero è risultato inesistente.

Non le è rimasto che rivolgersi alle forze dell’ordine: il furto è stato denunciato ai carabinieri di Tombolo, che stanno indagando per risalire al truffatore.

 

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