Profumo di cannella e corone d’Avvento: il fascino irresistibile dei mercatini

Candele e corone d’Avvento, alberi decorati e quell’irresistibile profumo di cannella. Senza una visita ai mercatini, non è mai abbastanza Natale. Una tradizione che pare irrinunciabile, che negli ultimi decenni si è anche moltiplicata tanto che non c’è paese o città che non proponga il proprio: sarà perché il primo il mercatino natalizio è nato addirittura nel 1434, ma fanno parte del Natale proprio come il presepio e il panettone.
Il primo nacque a Dresda nel 1434 per San Nicola, poi – dopo la riforma luterana del 1517 – cambiò nome in Christkindlmarkt, mercato del Bambino Gesù, e con questa forma si diffuse arrivando nel 1570 a Strasburgo e poi nel 1628 a Norimberga. E questa non è una lezione di storia ma la spiegazione del grande fascino che i mercatini d’ispirazione tedesca continuano a esercitare.
Come quello di Verona (15 novembre-26 dicembre), realizzato proprio in collaborazione con il “Christkindlmarkt” di Norimberga: nelle caratteristiche casette in legno oltre 100 espositori propongono prodotti tipici tradizionali artigianali, idee regalo e specialità gastronomiche in una serie di luoghi simboli della città, tra piazza dei Signori, via della Costa, il Ponte Scaligero di Castelvecchio e così via.
Ma per vicinanza culturale, oltre che geografica, sono i mercatini dell’Alto Adige quelli più celebri e ammirati. E anche qui ne sono sorti talmente tanti che quelli storici si sono dati un marchio di qualità, impegnandosi a puntare sulle peculiarità locali e sull’artigianato antico e moderno per rendersi inconfondibili nel panorama delle iniziative natalizie.
Sono i cinque Mercatini Originali Alto Adige Südtirol (29 novembre – 6 gennaio): quello di Bolzano, il più antico d’Italia, nella magnifica piazza Walther; quello di Merano con i suoi grandi alberi decorati e le casette di design lungo il Passirio; quello di Bressanone in piazza Duomo, nella città ornata a festa da attraversare anche in carrozza; quello di Brunico nel fascino medievale del suo centro storico, con la cima innevata del Plan de Corones sullo sfondo; quello di Vipiteno, da ammirare anche dall’alto della magnifica Torre delle Dodici. A fare da contorno c’è un ampio programma di concerti, eventi e visite guidate nelle diverse città, che rendono la visita ai mercatini un’esperienza da vivere soprattutto durante la settimana, anche per evitare l’affollamento del weekend.
E magari per trovare il tempo di visitarne altri di più piccoli e meno famosi, ma non meno straordinari. Come quello ambientato negli originali vagoni di un trenino storico illuminati a festa che si trova vicino alla stazione a monte di Soprabolzano e a Collalbo (tutti i weekend fino al 29 dicembre): lo si può raggiungere dal centro di Bolzano con la storica funivia del Renon, e già il tragitto vale il viaggio. Singolare anche quello di Castelrotto, che fino al 26 dicembre ospita, all’ombra del suo maestoso campanile barocco, un piccolo ma caratteristico mercatino: oltre ai prodotti dell’artigianato da gustare o da regalare, riempiono la suggestive scena musiche natalizie, lanterne e tante candele che rendono particolarmente intima l’atmosfera.
Proseguendo verso nord, si può arrivare alla cittadina degli artisti di Chiusa, dove tutti i fine settimana (fino al 22 dicembre) non c’è solo un mercatino artigiano ma un intero paese illuminato da candele e lanterne, con le strade popolate di mangiatori di fuoco, giocolieri e cavalieri che accompagnano i visitatori nei cortili della case trasformate in botteghe: è il “Natale Medievale” in cui i venditori sono vestiti con abiti storici e accompagnati da suonatori, cantori e guardiani notturni che passeggiano fra le vie raccontando antiche storie.
Anche in Friuli Venezia Giulia non mancano i mercatini: di respiro internazionale sono quelli di Trieste (9 dicembre-6 gennaio): in piazza della Borsa, piazza Sant’Antonio e zone limitrofe le casette ospitano tanti artigiani locali ma anche provenienti da Slovenia, Croazia, Austria, e anche dalla Finlandia e dalla Russia. E oltre a quelli negli altri capoluoghi – a Pordenone in piazza XX Settembre e corso Garibaldi (30 novembre-6 gennaio) e a Udine in piazza San Giacomo (29 novembre-26 dicembre) – sono molto caratteristici quelli tra le cime carsiche di Sauris di Sopra (7-8 dicembre), quelli di Barcis (15 dicembre) e di Polcenigo (1 dicembre-6 gennaio).
In Veneto, oltre a Verona, tutti i capoluoghi ospitano più o meno grandi e articolati mercatini, ma ad Asiago (9 novembre-6 gennaio), a Cison di Valmarino (7-8 e 14-15 dicembre), a Pedavena (nei weekend dal 17 novembre al 22 dicembre) la seduzione di profumi, luci e atmosfere è davvero irresistibile. —
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