Progetti innovativi, 5 milioni per i giovani

Assegni di ricerca in arrivo nelle università venete Il bando aperto fino a dicembre offre il 25% in più rispetto all’anno scorso

In arrivo nelle università venete cinque milioni di euro destinati a giovani laureati per dare loro l’opportunità di mettersi alla prova. Gli assegni di ricerca saranno finanziati dalla Regione grazie al Fondo sociale europeo per progetti innovativi. Il nuovo bando è stato presentato ieri all’Orto botanico dall’assessore regionale Elena Donazzan e dal rettore dell’Università di Padova Rosario Rizzuto insieme ai prorettori di Ca’ Foscari, Iuav e Università di Verona, unitesi nel 2011 nella Fondazione Univeneto.

Lo scorso anno i progetti finanziati sono stati 51 e gli assegni di ricerca 109, per un totale di 4 milioni che il nuovo bando, in scadenza il 20 dicembre, ha aumentato del 25%. Gli ambiti di ricerca individuati per i progetti sono quattro: creative industries, sustainable living, smart manufacturing e smart agrifood. «Con Univeneto e Regione», ha detto Luciano Gamberini, delegato del rettore ai rapporti con gli enti finanziatori della ricerca e coordinatore della commissione Univeneto, «abbiamo lavorato, non solo per il fondo sociale, ma anche per i fondi strutturali, su alcune specializzazioni intelligenti. Quattro aree di ricerca promosse con coerenza in tutti i loro ambiti, con azioni coerenti con il nuovo piano industriale del Veneto, con i cluster tecnologici nazionali e con le piattaforme europee».

Insieme al nuovo bando, ieri sono stati presentati anche i progetti finanziati con il Dgr 11/2018. Per i venti progetti selezionati, i relatori avevano a disposizione un minuto e tre slide. Sono stati premiati Rossella Villani dello Iuav per Smart Agrifood, Giulio Rosati di Padova per Smart manufacturing, Massimo Rossetti dello Iuav per Sustainable Living, e Alice Bettelli, sempre di Padova, per Creative industries. Due pari merito i best project award 2019: Elisa Moretti di Ca’ Foscari e Graziano Pravadelli di Verona. Due honorable mention: a Chiara Nadai di Padova e a Flavio Martini di Verona. «Tutti i 51 progetti di ricerca», ha detto Donazzan, «hanno previsto un partenariato operativo con le aziende, che si è tradotto in ricerca applicata utile per il settore di riferimento». —

Madina Fabretto

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