Due anni in uno all’istituto Bernardi, il test funziona: promossi in venti
Il progetto avviato lo scorso anno fa concorrenza alle scuole private. La dirigente: «Noi primi in Veneto». Il provveditore Natale: «Così combattiamo la dispersione scolastica in città»

Due anni in uno: l’esordio del progetto porta i suoi risultati, con promozioni per due terzi degli studenti iscritti alla classe dedicata dell’istituto professionale statale Enrico Bernardi.
Il progetto, varato dall’Ufficio scolastico provinciale e avviato con l’anno scolastico 2024-2025, ha ottenuto un grande successo.
Su ventotto iscritti, infatti, hanno passato la prova in venti. Tutti gli ammessi erano stati bocciati due volte nelle prime classi degli istituti superiori e, quindi, l’iscrizione al Bernardi era risultata una preziosa occasione per tornare a frequentare la scuola superiore. A questo punto, gli studenti promossi il prossimo 10 settembre potranno iscriversi al nuovo corso del Bernardi, comprendente il terzo ed il quarto anno, al termine del quale potranno accedere all’iscrizione al quinto anno, e sostenere così gli esami di maturità del 2027 insieme ai coetanei.
«La novità regionale istituita al Bernardi è un esempio concreto di come si combatte la dispersione scolastica», spiega Roberto Natale, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale.
«Con questo nuovo progetto si dà la possibilità a chi aveva abbandonato la scuola pubblica di riprendere il percorso scolastico fino al conseguimento del diploma e d’inserirsi nel mondo del lavoro in posizioni qualificate. Insomma, si può dire che il progetto denominato “Best” è proprio una best practice e una scelta fondamentale per contrastare la dispersione scolastica».
Naturalmente la scelta del Provveditorato e, nello specifico, della preside del Bernardi Alessandra Bozzolan, non piace per niente a tutte le scuole private della città e della provincia dove, da decenni, sono in corso recuperi degli anni scolastici perduti. Percorsi che, in genere, costano da 500 euro in su. Mentre, per esempio, i due anni in uno all’istituto professionale di via Crescini sono totalmente gratuiti, e i genitori devono pagare soltanto le tasse scolastiche.
Appena venuta a conoscenza della notizia anche una coppia, di origini domenicane, è andata subito ad iscrivere la propria figlia al Bernardi, dopo che era stata bocciata al Leonardo da Vinci: «Per fortuna abbiamo scoperto questa possibilità», osservano i genitori di Santo Domingo, «L’anno scorso avevo iscritto mia figlia ad una scuola privata di recupero anni che si trova in città. Abbiamo dovuto sborsare 600 euro».
Oltre a Roberto Natale anche la dirigente dell’istituto professionale è pienamente soddisfatta dell’esito del primo anno scolastico dei due anni in uno: «Dovremmo essere la prima scuola superiore statale del Veneto che offre il recupero degli anni scolastici perduti», sottolinea la dirigente Bozzolan. «Oltre agli studenti promossi al primo corso dei due anni in uno, che sono stati 20 su 28, stiamo già lavorando sulle iscrizioni degli studenti bocciati l’anno scorso, al corso bis. Prevede, a fine anno, il percorso di due anni in uno per quanto riguarda la prima e a seconda classe. Le famiglie dei bocciati sono molto soddisfatte di questa possibilità, che è partita a settembre 2024».
Quindi la dirigente riflette: «Purtroppo la nostra iniziativa, la prima nel Veneto e forse in tutta Italia, non è ancora molto conosciuta. Ciò nonostante, alla luce dei risultati raggiunti alla fine dell’anno 2024-2025, sono già diversi i genitori che sono venuti in segreteria per le iscrizioni al corso di due anni in un anno, che ripartirà il prossimo dieci settembre. D’altronde le novità, nella scuola statale, fanno sempre fatica a decollare anche perché siamo davanti ad una vera e propria rivoluzione copernicana nel settore degli anni scolastici perduti. Fino ad oggi, facevano da padroni i dirigenti delle scuole private, che effettuavano i corsi specifici solo a pagamento – conclude – mentre i nostri sono totalmente gratuiti».
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