Promesse della danza in finale a New York «Non abbiamo i fondi il sogno è a rischio»

Dieci ballerini padovani rischiano di non partecipare all’appuntamento La direttrice della scuola: «Volo troppo costoso, nessuno ci aiuta» 

La storia

Hanno vinto la possibilità di volare fino a New York, per partecipare al gran finale di uno tra i più importanti concorsi internazionali dedicati alla danza classica. Ma quel volo costa tanto, troppo per alcune famiglie, che con immenso dispiacere hanno dovuto dire «non possiamo».

Il gruppo però non si è perso d’animo: un paio di ragazzi hanno già trovato uno sponsor e per tutti gli altri si è attivata la loro insegnante, Susanna Plaino, direttrice della scuola di danza “Il Balletto” di Castelfranco Veneto. I ballerini sono 23 in tutto (di cui una decina prevenienti da Padova e provincia) e hanno tra i 15 e i 18 anni.

Hanno già vinto le semifinali Europee, svoltesi a Cattolica, e ora sognano di raggiungere la selezione finale del concorso internazionale di balletto classico “Youth American Grand Prix”, in programma a New York dal 10 al 18 aprile 2020. «Purtroppo» spiega la direttrice della scuola «le date sono anche vicine a Pasqua e per questo il volo è ancora più costoso».

L’accademia di Castelfranco è molto conosciuta: da quasi quarant’anni sforna talenti provenienti da tutta Italia e a questo concorso in particolare partecipa dal 2008. Questa sarebbe la quinta volta in finalissima, ma rischia di sfumare per ragioni meramente economiche.

La data ultima per confermare la partecipazione è il 15 gennaio: ci sono, quindi, poco più di due settimane per trovare degli sponsor pronti a sostenere i ballerini, almeno per quanto riguarda le spese di trasferta (si parla di circa 1.500 euro ciascuno). Diversamente, questi ragazzi vedranno infrangersi i loro sogni di gloria.

«Purtroppo» dice ancora la direttrice Plaino «la danza è così: un’arte priva di aiuti finanziari, anche adesso che siamo collegati alle federazioni sportive, dato che i ragazzi sono iscritti al Coni. I giovani che frequentano la nostra scuola di ballo vivono lontano da casa e le loro famiglie fanno già grande fatica ad aiutarli in questo percorso. Se entro la metà di gennaio non troviamo un modo per poter coprire almeno le spese della trasferta e i giorni della finale saremo costretti, nostro malgrado, a rinunciare. Un ragazzo ed una ragazza hanno trovato un generoso sponsor, ma il gruppo non ancora».

Un’opportunità che rischia di essere un’occasione mancata per dei ragazzi pronti a sacrificarsi ogni giorno con allenamenti quotidiani e tanto studio.

«Nella danza classica, d’altra parte» continua Plaino, «la visibilità internazionale è indispensabile per diventare i Roberto Bolle di domani e portare in alto il nome dell’Italia e del Veneto nel mondo. Ma altrettanta visibilità sarebbe assicurata anche per qualche azienda o realtà che volesse sostenere il sogno di queste 23 giovani promesse. Noi speriamo nell’aiuto di tutti e sicuramente i ragazzi sapranno essere all’altezza della fiducia che riceveranno. Sono pronti a fare ogni sacrificio pur di partecipare alla finale di New York». —

Silvia Quaranta

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