Promulgato a Cittadella il decalogo dei trasporti

CITTADELLA. Potenziare le linee dalla prima campanella di settembre, anticipare le corse di cinque minuti, evitare di pigiare sull’acceleratore per recuperare i ritardi con mezzi sovraffollati. Sono alcune delle richieste emerse dalla tavola rotonda svoltasi ieri mattina al Fanoli di Cittadella e che hanno consentito un confronto diretto e sincero tra le varie parti in campo: le scuole, il Comune, le aziende di trasporto, i genitori e soprattutto loro, i ragazzi.
Sono stati gli studenti, in particolare, a fornire il vissuto autentico di chi subisce i disagi sulla propria pelle e a suggerire soluzioni pratiche, maturate in tanti viaggi, corse perse e ritardi accumulati. A margine dell’incontro è arrivata una buona notizia: in attesa del biglietto unico regionale, sempre in cima alle promesse elettorali e poi puntualmente in ritardo, Mom (Mobilità della Marca) ha lanciato dal primo febbraio l’abbonamento intermodale mensile extraurbano. Il che significa che la società di bus ha siglato un accordo con Trenitalia e quindi con un unico abbonamento sarà possibile viaggiare sia su strada che sul treno. Del resto, è soprattutto la tratta Castelfranco - Cittadella nel mirino dei giovanissimi e delle loro famiglie.
«Sulla tabella è scritto un orario, nei fatti c’è sempre un ritardo», la rimostranza. Mom ha garantito: «Correggeremo inserendo i ritardi fisiologici». Spesso l’apice dei disagi si consuma in avvio di anno scolastico, e il preside di Meucci e Fanoli, Roberto Turetta, ha quindi proposto ai colleghi di inviare a Mom e a Busitalia sia gli orari provvisori che i definitivi prima dell’avvio delle lezioni «perché le società riescano ad organizzare fin dal primo giorno di scuola il servizio».
Sono poi state ribadite due questioni: «La linea 150 arriva quasi sempre in ritardo e gli studenti si vedono costretti a chiedere continuamente permessi di ingresso posticipato. Mentre la 106, sempre con partenza dalla città castellana alle 7.25, andrebbe anticipata». In particolare i rappresentanti degli studenti suggeriscono «di incentivare lo scambio Castelfranco per chi arriva dalla pedemontana, per andare a prendere il 106, che è più scarico e ha un tragitto più breve rispetto al 150». Richieste anche per il sindaco di Cittadella, Luca Pierobon: «C’è bisogno di una presenza non sporadica della polizia locale, gli studenti vanno responsabilizzati ad attraversare sulle strisce pedonali e a disporsi in modo ordinato, senza ammassamenti, alle fermate». Difficile venga dato seguito alla richiesta di una navetta dalla stazione dei treni agli istituti scolastici: Mom ha snocciolato alcuni dati; tra le 7.15 e le 7.55, dal Vicentino e da San Martino di Lupari, scende solo una quarantina di studenti, un numero troppo esiguo per attivare il servizio. Busitalia si è impegnata a far scattare le corriere in più già dal primo settembre, ma ha alzato le mani: «Per gestire al meglio il flusso avremmo bisogno di 50 mezzi e altrettanti autisti in più». Gli studenti hanno posto l’accento anche sul tema della sicurezza: «Gli autisti in ritardo tendono ad accelerare anche quando la corriera è colma, spesso si rischia di cadere».
E se le aziende di trasporto ribadiscono che «il sistema è complesso e vanno garantite tante corse e tanti collegamenti, mica solo con destinazione Cittadella», dal canto loro i genitori sono stati chiari: «La sicurezza dei nostri figli viene prima di tutto, se necessario i ragazzi si alzeranno prima al mattino, non succede nulla ad anticipare la sveglia di cinque minuti».
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