Pronti i progetti per due parcheggi scambiatori a Busa e Barbariga

Accordo Comune di Vigonza-Rfi per realizzare aree di sosta  da un migliaio di posti auto complessivi vicino alle stazioni  



Il Comune è in attesa che si concretizzi il provvedimento della Regione Veneto che assegna un contributo per la realizzazione o il potenziamento dei parcheggi scambiatori collegati alle stazioni di Busa e di Barbariga, annunciato dall’assessore regionale Elisa De Berti.

L’obiettivo è chiudere entro l’anno l’accordo di programma fra gli enti interessati. Che prevede la ripartizione degli oneri oltre alla progettazione definitiva. La Regione parteciperà con 950 mila euro, 950 mila li stanzierà Rete Ferroviaria Italiana mentre il Comune comparteciperà con 200 mila euro.

il quadro finanziario

«Il finanziamento concesso da Regione Veneto e RFI costituisce il primo stralcio di un ampio progetto strategico volto a migliorare la mobilità di tipo sostenibile e soprattutto intermodale (treno, bus, tram, bicicletta) tanto per l'uno quanto per l'altro parcheggio, pur in forme differenziate», dichiara il sindaco Innocente Stefano Marangon. Un progetto di massima è già disponibile in Comune.

Per la stazione di Busa prevede la realizzazione di un nuovo parcheggio a Ovest della stazione FS per 227 posti auto con collegamento alla stessa stazione attraverso creazione di un sottopasso alla tangenziale. Il terreno è in parte proprietà di RFI e in parte di un privato cittadino. Interessante la fattibilità, che prevede l’ingresso in via Trevisan e l’uscita sul cosiddetto “fagiolo” della SR 515. Prevede un’area di sosta per bus e camper e una per le auto private protette da sbarre.

riorganizzate le aree

A Barbariga è prevista la sistemazione in modo ordinato di 200 posti auto sui circa 400 esistenti con individuazione degli stalli, quelli che si trovano oggi su terra battuta di proprietà della Regione. Saranno fatti anche l’asfaltatura, la pavimentazione, l’illuminazione pubblica, le alberature e punti di ricarica per le auto elettriche. Quello che si andrà a realizzare è un primo importante tassello per dare una risposta concreta alla necessità di migliorare significativamente la mobilità di studenti, lavoratori e cittadini in genere. «La strada è tracciata», aggiunge Marangon «e per completarsi potrà beneficiare del recente affidamento a BusItalia del trasporto da extraurbano in urbano, potenziando le corse da e per Mirano e portando il costo del biglietto a quello urbano in forma oltretutto integrata. Ed ancora dal prolungamento della linea del tram SIR2 da Rubano a Vigonza».

fase due

Nei successivi step sono ipotizzbaili anche «ampliamenti della dotazione a parcheggio in collegamento alla piena realizzazione e funzionamento della metropolitana di superficie. C'è ancora molto da fare ma lavoriamo volentieri con tenacia e determinazione». Il progetto si inserisce oltretutto in una programmazione più ampia all'interno del Piano urbano di mobilità sostenibile della Comepa di Padova.

«E in un certo modo traccia una strada anche per tutti gli altri comuni che detengono una stazione ferroviaria in quanto consente di accogliere, complessivamente, un numero rilevante di autoveicoli che quotidianamente accedono a Padova con positive ricadute sulla sostenibilità complessiva: ambientale, economica, riduzione dei tempi di spostamento. Un risultato», sottolinea Marangon, «frutto di tanto lavoro di squadra e soprattutto di un fattivo e positivo rapporto intessuto con la Regione Veneto, in particolare con l'assessore Elisa De Berti e i suoi dirigenti e non meno con i dirigenti di RFI Angiolini, Perrone e Bertuola, che ringrazio tanto davvero». —

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