Proteste in via Duprè «Contro il degrado rimettete i cancelli»

ARCELLA.
I cancelli antidegrado, che c’erano sul lato del condominio Garbo di via Duprè (110 famiglie) che si affaccia su via Lorenzo da Bologna, devono essere rimessi al loro posto. Lo chiedono a gran voce tutti i residenti, stanchi di avere sotto casa, quasi ogni notte, spacciatori, prostitute che si appartano con i loro clienti e sbandati di varia umanità.
I due cancelli sono stati tolti dal Comune per permettere l’accesso, anche di notte, agli automobilisti che intendono parcheggiare le loro vetture all’interno di un’area di sosta pubblica con 26 posti auto, realizzata a suo tempo dall’impresa Garbo e donata al Comune come oneri di urbanizzazione secondaria. «Il maxi-condominio, che va dal civico 13 al 41 di via Duprè a San Carlo rappresenta un angolo di paradiso», spiega Orazio Marcon, presidente del comitato “Arcella, un quartiere, una città”. «Gli inquilini sono tutti proprietari. In genere sono pensionati, dipendenti pubblici, commercianti, piccoli imprenditori e anche alcuni immigrati che lavorano sodo e si sono ben inseriti nel nostro tessuto sociale. Basta sostare pochi minuti nei cortili della lottizzazione per rendersi conto da vicino che il verde pubblico condominale è rigoglioso e capillare e la manutenzione ordinaria viene effettuata con cura e con passione. Uno dei residenti che vive di più il disagio sulle sue spalle quando calano le tenebre è il pensionato Antonio Menesello. «Sono più che felice di aver comprato casa in questa zona della città, dice, «io e mia moglie in due minuti a piedi siamo alla fermata del tram, San Gregorio e, quando ci spostiamo in auto, siamo ad un tiro di schioppo dall’autostrada e dalla tangenziale. Tutto ok, ma non per tutte le 24 ore della giornata. A causa della mancanza dei due cancelli sul lato nordest, la notte, spesso, diventa un incubo per quasi tutti nei residenti. Specialmente per quelli che hanno la stanza da letto che si affaccia sui cortili interni. Ci siamo rivolti più volte anche all’amministrazione condominiale ma, sino ad oggi, le nostre rivendicazioni non hanno ancora ottenuto una risposta adeguata. Per combattere il degrado non ci vogliono soltanto più controlli da parte delle forze dell’ordine, ma soprattutto nuove e coraggiose scelte di carattere politico e amministrativo».
Felice Paduano
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