Provincia, Bui sotto tiro «Forza Italia umiliata»

«Ho lavorato bene con Bui, ma sono amareggiata per la nuova redistribuzione delle mie deleghe. Forza Italia è importante nel territorio ed è stata esclusa». La neo-consigliera regionale Elisa Venturini non ha preso bene la scelta del presidente della Provincia di consegnare le sue deleghe ad esponenti di Fratelli d’Italia.
Fabio Bui venerdì sera ha condiviso il “rimpasto” degli incarichi della forzista, dimissionaria dopo essere stata eletta in Regione. Venturini aveva deleghe importanti come consigliera provinciale: trasporti, ambiente e cultura. La prima è rimasta nelle mani di Bui, mentre la quella all’ambiente è stata assegnata a Fabio Miotti, che ha già quella all’agricoltura e ai servizi informativi. La delega alla cultura invece è finita ad Enrico Turrin, già titolare della procura sul turismo. Entrambi sono rappresentanti del partito di Giorgia Meloni, che ha quindi scavalcato Forza Italia nelle gerarchie provinciali, lasciando a mani vuote i tre consiglieri rimasti a Palazzo Santo Stefano, ossia Loredana Borghesan, Vincenzo Gottardo (che è anche vicepresidente della Provincia) e Roberto Trevisan. «Quando mi sono dimessa ho ringraziato il presidente Bui perché onestamente abbiamo fatto un bel lavoro insieme, ma gli ho anche chiesto di lasciare le mie deleghe a Forza Italia qualora non avesse in mente di trattenerle lui – spiega Venturini – E quindi la sua scelta mi lascia un po’ di amarezza, perché comunque dietro di noi ci sono amministratori sul territorio che hanno bisogno di una rappresentanza. Forza Italia è una componente politica ancora molto presente in provincia e perdere un pezzo indebolisce loro più che il partito. In ogni caso all’inizio del prossimo anno ci saranno le elezioni provinciali, e noi come sempre ci saremo» promette la Venturini.
«In questo momento credo che l’unica delega veramente attiva sia quella ai trasporti, e l’ho mantenuta io – ribatte Bui – Perché con tutto quello che sta accadendo a causa dell’emergenza sanitaria è difficile occuparsi anche di ambiente e cultura, e quindi ho fatto una scelta anche in base alla disponibilità che mi è stata data. Non è tempo per ragionare in base al manuale Cencelli, e poi all’interno del gruppo, quando l’ho comunicato, non si è lamentato nessuno». Eppure i mal di pancia tra i tre consiglieri forzisti ci sono stati, e ora Bui probabilmente dovrà fare i conti anche con loro. —
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