Quaranta diffamato dal dottor D'Agosto
Confermata in appello la sentenza di condanna del giudice di pace

MEDICO. Gaetano Quaranta
È stata confermata in appello la sentenza di condanna per il reato di diffamazione a carico del dottor Michele D'Agosto emessa in primo grado dal giudice di pace di Padova Renato Rizzo, il 15 giugno scorso. Sentenza che prevede la sanzione di 400 euro d'ammenda, oltre a 1500 euro di risarcimento alla vittima (il medico legale Gaetano Quaranta) al quale dovranno essere rifuse pure le spese legali. Lo specialista D'Agosto è stato riconosciuto colpevole di aver ingiustamente diffamato Quaranta che, in qualità di consulente tecnico d'ufficio - nominato dal giudice civile nel corso di una causa per responsabilità intentata da una paziente di D'Agosto al medico stesso - aveva segnalato al giudice di pace un'ipotesi di reato. E cioè aveva prospettato una colpa del medico. La querelle fu conciliata ma ebbe una «coda»: D'Agosto fece una segnalazione all'Ordine dei medici contro il perito e a carico di quest'ultimo fu avviato un procedimento disciplinare istruito da un altro collega che poco amava Quaranta per la sua attività peritale. Il medico legale presentò una denuncia in procura e il pm Paolo Luca indagò per abuso d'ufficio l'intero consiglio dell'Ordine dei medici presieduto da Maurizio Benato. Nell'aprile scorso chiese l'archiviazione del procedimento non senza pesanti rilievi per il presidente, sottolineando che «... la mancata conoscenza di concetti giuridici di base e una concezione autoritaria e paternalistica del ruolo e dei poteri»... potevano «aver inciso nell'analisi dei fatti, portando all'emanazione degli atti amministrativi illegittimi».
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