Quarant’anni di scuola guida con Pierino Trabuio al volante

Celebra in questi giorni l’anniversario il centro servizi di via Oreste Da Molin «I ragazzi di oggi non sono più ansiosi di prendere la patente»

PIOVE DI SACCO. Quarant’anni di attività per l’Autoscuola Trabuio di via Oreste Da Molin. Eravamo alla fine dell’estate del 1979 quando Pierino Trabuio, dopo un decennio passato a insegnare nella scuola guida “Nogara” di Pontelongo, decise di mettersi in proprio e di aprire in città una propria scuola che poi nel tempo è diventata anche un punto di riferimento per i servizi relativi alle pratiche auto e al conseguimento delle patenti superiori. A Piove di Sacco è rimasta l’unica.

Ora, a settant’anni compiuti, Pierino, insieme alla moglie Clelia, sovraintende al lavoro portato avanti con passione dalle figlie Federica ed Elena, anche se non mancano le occasioni per sedersi ancora in auto, come istruttore, per dispensare preziosi insegnamenti e consigli agli aspiranti automobilisti.

Generazioni di piovesi hanno conseguito la patente da Pierino. Come per tutte le cose, anche in questo campo, i tempi sono inevitabilmente cambiati. Non solo gli esami di guida sono diventati più complessi e rigorosi e i vincoli per poter svolgere l’attività di autoscuola sempre più stringenti, ma sono mutate anche le caratteristiche degli allievi.

«Una volta i ragazzi» racconta Trabuio «non vedevano l’ora di prendere la patente e s’iscrivevano quando ancora non avevano compiuto i 18 anni. Tutti, magari in maniera grossolana, avevano già un po’ di pratica del volante, acquisita magari manovrando un trattore. Oggi invece non c’è più questa corsa a bruciare i tempi e l’età media dei neopatentati si è alzata. Chi si iscrive, poi, è veramente alla sua prima guida».

A segnare il cambiamento dei tempi, e forse anche a sfatare qualche vecchio luogo comune, c’è inoltre la diversa predisposizione che si nota tra ragazze e coetanei maschi. «Sono decisamente più mature» constata sempre Pierino «più decise e autonome rispetto ai ragazzi, alcuni dei quali vengono a iscriversi e alle prime lezioni accompagnati dai genitori».

Alessandro Cesarato

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