Rabarama si riprende le statue

ABANO TERME. Da qualche giorno il Parco urbano termale di Abano è più spoglio. La nota artista padovana Rabarama si è infatti ripresa le cinque statue “prestate” al Comune di Abano e le ha portate in Belgio, ad una mostra, nella speranza, chissà, di riuscire a cederle.
Le cinque opere d’arte erano diventate negli ultimi anni una sorta di attrazione turistica. Non c’è stato ospite degli alberghi che non abbia voluto farsi una foto davanti alle sculture collocate nel Parco Urbano: sculture imponenti, particolari, che non sono mai passate inosservate. Molti i consensi per delle statue che già mancano a turisti e aponensi. «L’artista si è ripresa le sue statue per portarlee ad una mostra, che ha preso il via in questi giorni, in Belgio», spiega l’assessore alla Cultura Cristina Pollazzi. «Dato che le statue erano state concesse al nostro ente gratuitamente e dato che l’artista poteva riprendersele, secondo accordi, in qualsiasi momento, non potevamo farci nulla. Ci dispiace. Le sculture rimarranno esposte in Belgio fino a metà settembre. Ovviamente il nostro auspicio è che non vengano vendute tutte. L’accordo con Rabarama è che le statue che non saranno vendute torneranno nel Parco Urbano alla conclusione della mostra».
Rabarama, ovvero Paola Epifani ,è un’artista molto nota nel territorio nazionale e soprattutto nel Padovano. Nata a Roma nel 1969, figlia d’arte, dopo gli studi si è trasferita a Padova dove tutt’ora vive e lavora. Non è un mistero che l’artista non stia attraversando un momento florido a livello economico. Lo ha ribadito più volte negli ultimi anni ed è quindi plausibile che le opere d’arte “prestate” al Comune di Abano possano diventare una sorta di “ossigeno” per le sue casse. Il contenzioso tra Rabarama e le gallerie d’arte Vecchiato ha messo in seria difficoltà Rabarama.
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