Raccolta rifiuti apre nuovo centro
Già lo scorso anno c’era stato un boom di accessi e conferimenti di rifiuti ai centri di raccolta comunali gestiti da AcegasApsAmga (+30%). Quest’anno, i numeri non sono ancora stati ufficializzati, ma sembra possano confermare Padova nel ruolo di città all’avanguardia, a livello nazionale, nella gestione sostenibile dei rifiuti urbani. Anche per questo, la giunta comunale ha dato l’ok per il nuovo disciplinare per l’accesso e la gestione dei centri raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato.
Dal prossimo anno, oltre ai quattro centri raccolta già presenti, ne verrà aperto anche un altro in via Friburgo, che si andrà ad aggiungere a quelli alla Stanga in via Corrado 1, alla Guizza in via Pontedera, all’Euganea in via Montà 32 e alla Zip in corso Stati Uniti 5. Gli orari dei centri sono i seguenti: da martedì a venerdì 10-12 e 15.30-19, il sabato 8-12.30 e 15.30-19, domenica (solo Zip) 8-13, mentre da aprile del prossimo anno rimarranno aperti la domenica mattina anche tutti gli altri.
Il disciplinare prevede che l'accesso ai centri di raccolta sia riservato solo ai residenti nel Comune di Padova, i quali dovranno esibire o la tessera sanitaria magnetica (con codice fiscale) o copia dell’ultima bolletta che dimostra il pagamento della Tari. I rifiuti ingombranti, insoliti o pericolosi che, per tipologia o dimensioni e peso, non possono essere raccolti con il servizio ordinario, devono essere trasportati al centro di raccolta dai cittadini con mezzi propri. I rifiuti, secondo la tipologia, devono essere posizionati nel contenitore dedicato, seguendo le modalità indicate dal custode del centro.
AcegasApsAmga, invece, fornisce ai residenti anche un servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti ingombranti: il ritiro al proprio domicilio deve essere prenotato chiamando un numero verde gratuito (800 237 313), attivo da lunedì a venerdì dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 18. Importante è anche l’attività di recupero dei rifiuti, e considerato che nel 2014 è stato recuperato il 94,3% di verde, organico, carta, plastica, vetro, legno, metallo e ferro, rispetto al 93,8% dell’anno precedente, i dati sono confortanti. In media, dunque, la quantità di rifiuti scartata dagli impianti nel processo di recupero. Al primo posto per percentuale di recupero solitamente c’è il ferro. Lo scorso anno ne sono stati raccolti 1,7 kg per abitante, e il 100% è stato reintrodotto sul mercato o trasformato per il riuso nelle industrie metallurgiche o nelle acciaierie. Anche del legno si recupera moltissimo, con una percentuale di effettivo recupero molto alta (quasi il 100%) per la produzione di pannelli, cippato o pellet. Il verde trova nuova vita negli impianti di compostaggio o, in misura minore, negli impianti a biomasse ricavandone energia rinnovabile.
Luca Preziusi
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