Raggirano la vicina di casa e le vendono tutti i gioielli

Indagati due coniugi per truffa e circonvenzione d’incapace di una 85enne Gli ori hanno fruttato 9 mila euro. La derubata ha avuto un crollo psicologico
PD 09/98/2000 RESTELLO GM - CARABINIERI X CONF. STAMPA RECUPERO ECSTASY.MALAGOLI.USCITA DI UNA PATTUGLIA
PD 09/98/2000 RESTELLO GM - CARABINIERI X CONF. STAMPA RECUPERO ECSTASY.MALAGOLI.USCITA DI UNA PATTUGLIA

Prima hanno conquistato la sua fiducia, poi l’hanno derubata di tutti i gioielli che aveva. Il luogo comune degli “insospettabili” scatta anche stavolta, perché una delle “menti” di questo raggiro fino a qualche anno fa lavorava come funzionario del Comune di Venezia. Si tratta di R.B., 64 anni e della sua compagna M.S., 50 anni. Entrambi vivono ad Albignasego, nello stesso isolato in cui risiede l’anziana che invece abita alla Guizza. Ora entrambi sono indagati per truffa e circonvenzione d’incapace. I carabinieri di Prato della Valle ci hanno lavorato a lungo ma alla fine ne sono venuti a capo.

In caserma da loro si era presentata una donna di 85 anni che vive con un figlio disabile. In lacrime ha raccontato al comandante Giancarlo Merli di aver perso tutti i gioielli che aveva tenuto per una vita intera, dai regali del marito a quelli che i familiari tramandavano di generazione in generazione. Si pensava alla solita truffa dei finti assistenti sociali e invece no. Ad aver derubato l’anziana sono stati i vicini di casa. Sono riusciti a carpire la sua fiducia andandola a trovare qualche pomeriggio, promettendole aiuto, offrendosi di portarle a casa la spesa. In poco tempo sono diventati “di casa” e a quel punto hanno avuto gioco facile. Con la promessa di racimolare qualche soldo si sono fatti dare anelli, collane e bracciali. “Solo per farli valutare”, dicevano. Tutto il materiale è stato poi venduto a un “compro oro” della città, ad una cifra che si aggira intorno ai 9 mila euro.

Inizialmente i militari dell’Arma avevano ipotizzato il reato di truffa, ma addentrandosi nell’indagine hanno capito che c’era qualcosa di molto più grave. Perché erano riusciti a convincere l’anziana a vendere anche l’oro che teneva in una cassetta di sicurezza in banca. Dopo una serie di ulteriori riscontri gli investigatori sono arrivati a contestare anche la circonvenzione d’incapace.

R.B., l’ex funzionario del Comune di Venezia, ha tentato di respingere le accuse, così come la sua compagna. Ma le evidenze sono tali da inchiodare entrambi alle loro responsabilità. Per altro c’è un seguito che rende questa storia ancora più dolorosa. Perché dopo aver compreso bene cosa era accaduto, l’ottantacinquenne ha avuto un crollo psicologico e attualmente si trova ricoverata in una casa di cura neuropsichiatrica.

e.ferro@mattinopadova.it

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