Raid vandalico a Voltabarozzo, forate decine di gomme
È accaduto la notte di sabato: veicoli danneggiati in via Balestra e via Vecchia. Sequestrate le telecamere. I testimoni raccontano di un litigio tra giovani in un parcheggio del quartiere sud est

Se ne contavano almeno venti, ma potrebbero essere molte di più le auto che domenica mattina si sono ritrovate le gomme a terra, dopo un singolare raid vandalico in zona Voltabarozzo.
Epicentro, il parcheggio di via Balestra, dove in soli mille metri quadrati all’alba si contavano undici veicoli danneggiati. Altre due macchine prese di mira anche in via Vecchia, davanti al civico 43, oltre ad altri episodi segnalati nel piazzale della chiesa dei santi Pietro e Paolo, nelle strade limitrofe e pure in zona Crocifisso (tra via Scanio e via Sagredo).
Quello avvenuto nella notte tra sabato e domenica è solo l’ultimo episodio di una serie di blitz – la cui mano per ora resta ignota – dopo il danneggiamento di alcuni giorni fa del frigorifero letterario (in cui vengono riposti libri ad uso dei residenti del quartiere), affidato alla pubblica fede ma gestito dall’associazione Svolta e collocato nel parco Baden-Powell.
Oltre a questo, rotte anche le vetrine alla bottega di riparazione di biciclette di Antonio Tessari (per tutti, il “Tega”) nella diramazione interna di via Piovese, al civico 174.
Sulla vicenda sta già indagando la Questura di Padova: alcuni equipaggi della squadra Volanti, avvisati ieri mattina da alcuni automobilisti rimasti vittima del raid vandalico, hanno effettuato una perlustrazione dell’area indicando ai proprietari dei veicoli di sporgere denuncia.
Al momento, sulle ragioni del gesto, restano solo interrogativi. Chi è stato? Ma soprattutto, perché? Poche altre volte in città si sono visti raid così diffusi in un quartiere che, oltretutto, è di estrazione residenziale e lontano da zone potenzialmente calde della città.

I danni non sembrano avere preso di mira veicoli specifici, ma anzi tutte le auto lasciate in sosta in strada durante la notte. Si potrebbe quindi escludere la ritorsione. Così come si può escludere che si sia trattato di ladri, visto che i finestrini delle auto non sono stati toccati: nessun furto, solo il danno alle decine di gomme.
I segni lasciati sui copertoni, oltretutto, potrebbero suggerire un gesto collettivo. Mentre su alcuni erano presenti fori più piccoli (e multipli) come causati da un coltellino, in altri casi erano presenti squarci singoli ma più ambi, come se a provocarli fosse stato un coltello da cucina.
Nessuna pista, per ora, può essere esclusa. Eppure in quartiere, tra i residenti, sembra esserci già un sospetto. «Ieri sera (sabato, ndr) ho sentito un litigio nel parcheggio tra alcuni ragazzi, ma non ho visto nulla», racconta A.M., residente in uno dei palazzi residenziali che si affacciano sull’epicentro del raid vandalico.
Nel frattempo tra i residenti si è sparsa la voce, e più di qualcuno ieri ha contattato il carro attrezzi per far rimuovere il veicolo: un passaggio dovuto, visto che in alcuni casi ad essere danneggiate erano anche due o tre ruote per veicolo. Inutile sarebbe stato il ruotino di scorta, insomma.
La polizia sta ora lavorando per ricostruire la vicenda. E dare quindi un volto all’autore (o, agli autori) e stabilire le eventuali responsabilità. Di certo saranno utili tutti i filmati di videosorveglianza della zona: la Questura ha provveduto a sequestrare il materiale di tutte le telecamere presenti nell’area. Comprese quelle del negozio di alimenti e accessori per animali domestici che si trova dall’altro lato del parcheggio di via Balestra. E ancora le diverse telecamere comunali che monitorano la zona (almeno due in via Vecchia, anche se non nelle immediate vicinanze dell’episodio).
Sono stati sentiti anche diversi testimoni, ma al momento non sembrano esserci sospetti concreti. Ogni elemento, a questo punto, potrebbe essere utile per dettare una rotta precisa sulle indagini.
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