Rapina i trans insieme alla fidanzata

Arrestato un tunisino uscito dal carcere due anni fa: è lui l’autore anche dell’aggressione al portiere dell’hotel Maritan
Di Enrico Ferro
FERRO - CONFERENZA CARABINIERI. NAGGARA MAROUEN
FERRO - CONFERENZA CARABINIERI. NAGGARA MAROUEN

È uscito di galera nel 2013 dopo aver scontato quattro anni di carcere per rapina. E quando si è trovato libero è tornato a fare rapine. Nel giro di pochi mesi ha colpito un transessuale e il portiere di notte di un albergo. I carabinieri di Limena hanno scoperto che dietro a quella scia di violenza c’era Marouen Nagarra, 33 anni, tunisino. Agiva insieme alla compagna, una trentacinquenne padovana.

Le indagini dei militari di Limena, coordinati dal maresciallo Vincenzo Folliero, sono iniziate lo scorso mese di settembre quando in caserma si è presentato un transessuale che ha denunciato la rapina subita tre settimane prima da un uomo in compagnia di una donna. Un’azione violenta, nel corso della quale è spuntata anche una pistola. I carabinieri hanno dato il via così all’indagine sulla strada. Hanno scandagliato la Limena di notte, quella del sesso a pagamento, e si sono messi alla ricerca della Fiat 600 segnalata dal transessuale.

Con i controlli incrociati sono riusciti a risalire alla targa della vettura e, di conseguenza, ai proprietari. Marouen Nagarra, con la sfilza di precedenti penali che ha, è un nome noto alle forze dell’ordine. Dai successivi accertamenti è emerso che negli ultimi tempi abitava insieme alla fidanzata in un alloggio a Selvazzano. Ed è lì che è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare firmato dal gip Domenica Gambardella su richiesta del pm Orietta Canova.

Con ulteriori riscontri i carabinieri sono riusciti a dimostrare anche che Marouen Nagarra è stato l’autore della tentata rapina all’hotel Maritan di via Gattamelata, la notte del 7 gennaio scorso. Armato di un pezzo di ferro il nordafricano tentò di impossessarsi dell’incasso picchiando il portiere di notte.

Nella perquisizione all’interno della casa di Selvazzano i carabinieri hanno trovato anche alcuni oggetti sacri rubati nelle chiese delle parrocchia di San Giuseppe a Padova di Bresseo a Teolo. Furti probabilmente commessi dal tunisino nel tentativo di sbarcare il lunario.

Gli investigatori della Compagnia di Padova stanno tentando di attribuire sempre al tunisino circa una decina di colpi commessi sempre ai danni dei transessuali che di notte frequentano la zona di Limena.

e.ferro@mattinopadova.it

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