Rapina in abitazione Isidoris patteggerà È stato riconosciuto

Cri.gen.

noventa padovana

Uno sarebbe stato riconosciuto dalla vittima, l’altro no: da qui la diversa scelta processuale per Manuel Isidoris, 38 anni, di Piove di Sacco, e Luca Borgato, 48 anni, di Legnaro, entrambi accusati di aver ideato e messo a segno la rapina nell’abitazione di Giovanna Polato, ex segretaria comunale 68enne, strattonata, legata e derubata nella notte tra il 25 e il 26 marzo. Il primo (difeso dall’avvocato Zeno Baldo) era l’ex affittuario della signora che avrebbe riconosciuto in lui uno degli aggressori: l’altro, invece, non sarebbe stato identificato dalla vittima. Così Isidoris ha presentato domanda di patteggiamento; al contrario Borgato (difeso dall’avvocato Annamaria Marin) affronterà il processo.

Intorno all’una Giovanna Polato era uscita in giardino per fare un controllo con i suoi sei cani dopo aver sentito dei rumori sospetti: dietro a un albero aveva visto la sagoma di un uomo. Subito aveva gridato e lo sconosciuto era entrato in casa imboccando una porta di servizio per scappare. La signora era rientrata senza avvertire i carabinieri. Alle due e venti una nuova incursione dei due malviventi che, stavolta, erano entrati sempre attraverso la porta di servizio. Coperti da un passamontagna e vestiti di scuro, avevano subito aggredito la proprietaria di casa saltandole addosso, tappandole la bocca con una mano , immobilizzandola con dello scotch alla poltrona della cucina. «Non guardarci, sennò ti facciamo del male», avevano urlato. Già perché uno dei due era stato un suo inquilino e probabilmente aveva paura (come sarebbe poi avvenuto) di essere riconosciuto. Il bottino? 120 euro e il bancomat con il pin (avrebbero poi prelevato 500 euro), sei vassoi di tagliatelle fresche con una gallina e del ragù, una vecchia Mercedes. 48 ore più tardi tutti e due erano stati arrestati: ora sono detenuti a Rovigo. —



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