Razziati Bricofer e Aumai, 15.000 euro fra danni e bottino

VIGONZA. Ieri notte all’1.30 sconosciuti hanno fatto una spaccata l'«Aumai» di via Regia a Busa, il negozio che fa capo alla catena di prodotti «cheap». Poco dopo è stato perpetrato un furto al...

VIGONZA. Ieri notte all’1.30 sconosciuti hanno fatto una spaccata l'«Aumai» di via Regia a Busa, il negozio che fa capo alla catena di prodotti «cheap». Poco dopo è stato perpetrato un furto al Bricofer di via Venezia a Capriccio. Due colpi che hanno causato danni per 15 mila euro. All’Aumai hanno sfondato una vetrata dell’ingresso, poi si sono fiondati dentro per distruggere l’impianto di allarme, che era entrato in funzione. Con tutta probabilità è andato danneggiato anche il filmato con le riprese. Ad accorgersi del buco sulla vetrata è stata la guardia giurata, che ha allertato subito i carabinieri. «In pochissimi minuti hanno fatto razzia di capi di abbigliamento, casse per stereo e altri oggetti sugli scaffali a sinistra dell’ingresso», dichiara il titolare cinese del negozio, «hanno anche portato via la cassa con dentro un po’ di denaro. Non sappiamo ancora a quanto ammonta il danno totale, ma sicuramente qualche migliaia di euro». Il furto al Bricofer è stato invece scoperto solo ieri mattina, alla riapertura del Centro commerciale Riviera di Capriccio. «Una porta laterale era stata forzata ed era spalancata», racconta un responsabile del negozio della società dei fratelli Parpaiola, «hanno fatto in tempo a rubare 5 motoseghe, 4 avvitatori da 250 euro l’uno e il fondo cassa, circa 400 euro in contanti. Un inventario più puntuale saremo in grado di farlo nei prossimi giorni, man mano che ci accorgeremo di cosa manca. Comunque si tratta di meno di 10 mila euro». Sul posto i carabinieri di Cadoneghe, che hanno raccolto la denuncia e requisito il filmato delle telecamere che i banditi non sono riusciti a scovare. E’ la terza volta che il negozio viene depredato. «L’anno scorso ci avevano portato via 10 motoseghe, alcuni anni fa solo piccoli attrezzi», conclude il responsabile.

Giusy Andreoli

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