Recuperata esanime in piscina donna muore 40 giorni dopo

Un weekend dedicato al benessere e alle coccole delle terme si è trasformato per una settantunenne in tragedia. L’8 dicembre scorso Anna Tessarin, di Bellinzago Novarese, ha rischiato di annegare nella piscina dell’hotel Columbia Terme di Abano dove si trovava in vacanza con la famiglia. Le sue condizioni erano gravissime, tanto che non si è mai ripresa. E mercoledì scorso il suo cuore si è fermato. La Procura di Padova ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo. Pare che quando la donna ha rischiato di annegare, non fosse presente il bagnino. Ora si indaga per identificare tutti coloro che possano essere ritenuti responsabili della morte.

l’incidente

L’8 dicembre Anna Tessarin si trova ad Abano con la sua famiglia: come tanti altri turisti, avevano approfittato del ponte dell’Immacolata per concedersi qualche giorno di relax.

Al pomeriggio la donna decide di concedersi una pausa in piscina. Fuori fa freddo e l’acqua termale la attira tantissimo. Ad un certo punto però, qualcosa va storto. La donna finisce sott’acqua, non riemerge. Passa qualche minuto prima che qualcuno si accorga del corpo che galleggia a pancia in giù e si tuffi in acqua per riportarlo a bordo piscina. Anna Tessarin è priva di conoscenza. Ha bevuto molto. Sul posto interviene il Suem 118 e la donna viene portata in ospedale. La prognosi è riservata. La donna è in coma e non si riprenderà più. Dopo un primo periodo ad Abano, la famiglia decide di trasferire la settantunenne in ospedale a Novara, così da poterle stare vicino. Passano i giorni ma le sue condizioni non danno alcun segno di miglioramento. Mercoledì il tragico epilogo. La donna è deceduta.

l’inchiesta

Dopo l’incidente dell’8 dicembre scorso, la Procura di Padova aveva subito aperto un’inchiesta per lesioni gravissime a carico del titolare dell’hotel ColumbiaTerme. Mercoledì, a seguito della morte della settantunenne novarese, il pubblico ministero Silvia Golin ha dovuto rivedere gli atti: ora si indaga per omicidio colposo.

Il pm non ha ritenuto comunque necessario ordinare l’autopsia sul corpo della donna, disponendo dei certificati medici e delle cartelle cliniche prodotte prima nell’ospedale di Abano e poi in quello di Novara, e ritenendoli sufficienti a certificare la causa del decesso della settantunenne. Ora le indagini, affidate ai carabinieri, sono volte a identificare tutti coloro che, nella catena di comando e responsabilità nella gestione e nella sicurezza dell’hotel Columbia e nella vigilanza delle piscine e delle altre strutture, potranno essere iscritti nel registro degli indagati. —