Regista non eccelso, ma girò “La califfa”
Alberto Bevilacqua ha amato molto il cinema, non sempre corrisposto. Come regista ha firmato otto film, come sceneggiatore altrettanti, eppure tutti lo ricordano sempre e solo per “La califfa” il film di esordio in cui splendevano le interpretazioni di Romy Schneider e Ugo Tognazzi. Ma Bevilacqua in realtà ha lavorato accanto a Rossellini, a Visconti, ha vinto un David di Donatello con “Questa specie d’amore”. Considerava il cinema come arte minore ma ci teneva al successo. Quando il suo “Bosco d’amore” fu accolto dai fischi alla Mostra di Venezia del 1981 si infuriò e da allora mise da parte il cinema, firmando ancora tre film, ma diluiti negli anni, senza convinzione, come qualcosa ormai passato e che in fondo non gli era mai appartenuto.
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