Registri irregolari e ricettazione: chiusi tre compro oro

Blitz al nuovo punto vendita alla Stanga: contestate carenzeamministrative. In galleria Storione e in piazza delle Erbe pesa l’indagine penale avviata sul gestore
FERRO - POLIZIA DA MIRKORO
FERRO - POLIZIA DA MIRKORO

PADOVA. I negozi compro oro spuntano come funghi, tra città e provincia ce ne sono ormai più di 300: la squadra amministrativa della questura di Padova li sta controllando uno a uno. Nell’ultima settimana la polizia ha sospeso tre attività. Mirkoro di piazzale Stanga, aperto lo scorso mese di giugno, dovrà rimanere chiuso 15 giorni. Trenta giorni di chiusura invece per le due attività in galleria Storione 2 e in piazza delle Erbe 34: il titolare è indagato per il reato di ricettazione.

Alla Stanga

Il punto vendita aperto alla Stanga, in via Ariosto 48, è il più grande di Padova. Appartiene all’eccentrico imprenditore varesotto Mirko Rosa che ne detiene la proprietà insieme ad una società lombarda. I poliziotti, coordinati dai funzionari Paola Marinelli e Carlo Ferretti, hanno rilevato alcune irregolarità nella gestione dei registri. La legge impone infatti numerose prescrizioni per i gestori di questi punti vendita. Bisogna annotare le generalità di chi l’oro lo vende ma anche di chi lo compra. Inoltre i gioielli devono rimanere in negozio una decina di giorni prima di essere messi sul mercato. Secondo quanto rilevato dai poliziotti della divisione amministrativa della questura tutto questo non avveniva. Gli agenti contestano anche la mancanza del titolare della licenza all’interno del punto vendita. Al termine dell’ispezione, oltre alla sospensione dell’attività per 15 giorni, è stata staccata anche una multa di 2 mila euro.

Galleria Storione e piazza Erbe

Questione diversa invece per i due compro oro di galleria Storione e di piazza delle Erbe, gestiti entrambi dallo stesso imprenditore. L’uomo è finito al centro di un’indagine per il reato di ricettazione. Gli accertamenti hanno preso il via lo scorso mese di giugno, nell’ambito dell’inchiesta sulla condotta di una domestica che prestava servizio in una villa di Teolo. La donna, 37 anni, di Cervarese Santa Croce, ha rubato anelli e collane per un valore di circa 3 mila euro ai padroni di casa: gioielli poi venduti per 800 euro al negozio compro oro di galleria Storione a Padova. Il titolare, B.P., 48 anni, di Mestrino e la commessa C.S., 49 anni di Borgoricco, sono stati entrambi denunciati per il reato di ricettazione. I negozi dovranno rimanere chiusi 30 giorni e sono fioccate due multe da 2 mila euro l’una.

Il fenomeno

Quello dei compro oro è un fenomeno commerciale che vive un momento di forte espansione anche grazie alla profonda crisi economica che attraversa il paese. Uno dei nodi che più fa discutere, è la facilità con cui si possono aprire. Basta una licenza rilasciata dalla questura, l'iscrizione alla Camera di commercio, nessun precedente penale ed è fatta.

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