Regno Unito, Ucraina e Finlandia imparano l’ortopedia padovana

Si è conclusa ieri l’esperienza di tre ricercatori stranieri ospitati nella Clinica ortopedica e traumatologica e Oncologia ortopedica dell’Azienda ospedaliera Università di Padova. Mazin Saad Ibrahim dal Regno Unito, Olga Pidgaiska dall’Ucraina e Aleksi Reito dalla Finlandia hanno potuto seguire il professor Pietro Ruggieri, direttore della Clinica, grazie all’iniziativa “Mark Paterson travelling fellowship”: in sala operatoria e nell’attività di ambulatorio, i tre ricercatori hanno avuto l’opportunità di approfondire le loro conoscenze nell’ambito dell’oncologia muscolo-scheletrica.

I tumori ossei comprendono i tumori benigni e maligni primitivi (tra cui osteosarcoma, condrosarcoma e sarcoma di Ewing) patologie rare con una incidenza di poche centinaia di casi l’anno per milione di persone, i tumori maligni secondari da metastasi da carcinomi. Le metastasi ossee, invece, sono patologie molto comuni, la cui incidenza è in aumento grazie alla diagnosi precoce e all’aumento della sopravvivenza dei pazienti con carcinomi. Il trattamento di queste patologie richiede un approccio multidisciplinare, con oncologi, radioterapisti, chirurghi ortopedici, generali, vascolari e plastici ed è riservato a centri di riferimento come la Clinica padovana. E questa è stata selezionata fra i centri più prestigiosi d’Europa per l’iniziativa promossa e cofinanziata dal Journal of bone and joint suregry e dall’European federation of nationale association of orthopedics and traumatology.

«Sono stato contento e onorato di ospitare i tre colleghi stranieri» il commento del direttore Ruggieri, «e contento che il nostro centro sia stato scelto come una delle migliori cliniche ortopediche europee. Siamo al top in Italia e in Europa per il trattamento dei tumori muscolo-scheletrici: ogni anno effettuiamo oltre tremila interventi chirurgici, di cui oltre 500 per tumore. Il nostro impegno è rivolto in primis alla cura dei nostri pazienti ma anche alle collaborazioni internazionali per far progredire la conoscenza nella diagnosi e nella cura del tumore dell’apparato muscolo-scheletrico».

Ieri è stato organizzato un incontro con i tre ricercatori in aula Falloppio del Dipartimento di Anatomia, diretto dal professor Raffaele Caro. Dopo i saluti del presidente della Scuola di Medicina, professor Mario Plebani, c’è stato un focus sui progressi nel trattamento dei pazienti affetti da tumori muscolo-scheletrici, e sui progressi nel trattamento con protesi modulari e la collaborazione fra ortopedico e chirurgo plastico. —

E.L.

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